Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Grande serata con l'orchestra di Dresda

Fonte: L'Unione Sarda
26 maggio 2008

Teatro Lirico, il pubblico cagliaritano in piedi per l'ensemble tedesco diretto da Myung-Whun Chung

In cartellone, a chiudere l'ottavo Festival di Sant'Efisio del Lirico di Cagliari, due monumenti del repertorio sinfonico tedesco: il Primo Concerto per pianoforte di Johannes Brahms e la Quinta Sinfonia di Beethoven: quando i protagonisti si chiamano Myung-Whun Chung, Lars Vogt e Sächsische Staatskapelle Dresden, si può garantire sul risultato. Opera di notevole complessità esecutiva, il Concerto Brahmsiano è stato diretto da Chung con sensibilità e sapiente dosaggio delle risorse sonore della Staatskapelle. Dal canto suo, Vogt ha affrontato la parte pianistica con l'esperienza di chi è al quarantesimo appuntamento con la partitura, offrendo un'esecuzione di grande concretezza e responsabilità. La costante attenzione e il grande mestiere di Chung hanno impedito al pianoforte di Lars Vogt di venire sopraffatto dal volume sonoro della massa orchestrale, permettendo al solista di mantenere un suono particolarmente gradevole anche nelle sonorità più intense. Non meno apprezzabile l'approccio di Vogt, con una tecnica strumentale costantemente al servizio di un serrato dialogo con l'orchestra, e mai rivolta ad una muscolare esibizione di virtuosità. Lontano dall'idea del solista-divo anche il raffinato bis schubertiano, scelto dal pianista tedesco per congedarsi: un arrivederci a novembre, quando Vogt sarà interprete di un recital per la prossima stagione concertistica.
Protagonisti assoluti nella seconda parte, (ospiti della serata l'ambasciatore tedesco in Italia Michael Steiner e la sua delegazione), Myung-Whun Chung e la Staatskapelle hanno offerto un'intensa esecuzione della Quinta Sinfonia , nella quale colpiva la spontaneità, la compattezza del suono e la sensazione che sul palco del Lirico vi fosse un unico grande organismo musicale. In questi casi le piccole sbavature esecutive non si riescono a ricordare: si impone la forza dell'identità sonora di un'orchestra con oltre quattro secoli di storia, una storia fatta di grandi nomi e collaborazioni leggendarie. Come quella con Carl Maria von Weber, del quale la Staatskapelle ha voluto regalare come bis l'Ouverture dal Franco Cacciatore : poco meno di un trionfo quello tributato agli artisti dal pubblico, in piedi per un intenso tripudio di applausi.
AN.VA.

25/05/2008