Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ascensori, nulla di fatto: la sostituzione degli impianti resta solo un miraggio

Fonte: L'Unione Sarda
27 ottobre 2017

Il Comune: «Inizio lavori a novembre»

 

 

 

«Ci hanno accusato di ritardare il progetto dei nuovi ascensori, di lasciare a terra disabili, residenti e turisti. Eppure non mi pare che dopo il nostro via libera sia successo un granché». Fausto Martino, soprintendente ai Beni culturali di Cagliari, ha buona memoria. L'accordo con il Comune è del giugno scorso: al Comune sarebbero stati concessi cinque anni per trovare una soluzione migliore, ma intanto avrebbe potuto procedere alla sostituzione dei vecchi impianti con quelli nuovi fatti di vetro e acciaio (al progetto originale però dovevano essere apportate alcune migliorie).
RITARDI Da allora nulla è accaduto. O, almeno, nulla di cui si possa avere traccia presentandosi davanti alle porte serrate degli ascensori. In fondo alla passerella del Bastione il solito cartello chiede scusa per i disagi dovuti alla manutenzione.
Dagli uffici del Comune fanno sapere che «firmato l'accordo con l'impresa che si è aggiudicata l'appalto, trascorsi i temi tecnici previsti e dopo le ricorrenze di inizio novembre, ci sarà la consegna dei lavori. Nel frattempo la ditta sta completando il reperimento di tutti i materiali necessari alla sostituzione degli impianti». Qualcosa, dunque, dovrebbe accadere nei prossimi dieci giorni. Dal momento in cui i tecnici dell'impresa si metteranno all'opera inizierà il conto alla rovescia che, nelle previsioni fatte dall'assessore Luisanna Marras all'indomani della firma del patto con la Soprintendenza (ai primi di giugno) era di completare la sostituzione dei quattro impianti in sei mesi.
IL PROGETTO Il costo totale dell'operazione supera il milione di euro (1.064.994) e prevede la sostituzione dei quattro ascensori (nella Passeggiata coperta di via del Fossario, nel Terrapieno - piazzale Mundula, in viale Regina Elena e l'impianto delle scalette Santa Chiara). I vecchi impianti (spesso fuori uso a causa di problemi meccanici) verranno smantellati per fare spazio a quelli nuovi con motore elettrico “assiale a magneti permanenti, alimentato con variatore di flusso”. La cabina è prevista in pannelli e struttura in acciaio, dotata di aperture che consentano la circolazione naturale dell'aria. La parete interna dalla parte del muro in cemento armato, mentre il resto della struttura in acciaio e cristallo.
PERMESSO A TEMPO Si tratta di una soluzione provvisoria perchè il patto sottoscritto da assessorato e Soprintendenza prevede che entro il 2023 il Comune si doti di un piano per una mobilità alternativa che garantisca un migliore accesso al quartiere e non solo attarverso gli ascensori che dovranno essere sostituiti di nuovo. Allo studio degli esperti c'è un sistema di scale mobili, bus navetta e vie alternative tutte da inventare. ( m. c. )