Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bastione, serve un altro milione

Fonte: L'Unione Sarda
27 ottobre 2017

CASTELLO. Approvata la delibera, l'assessore Chessa: lunedì si parte, non ci saranno più soste

 

Sale la spesa per le opere. In stallo il cantiere di Santa Caterina

 

Un milione e trecentomila euro in più per chiudere il cantiere del Bastione. La spesa extra è stata approvata ieri dalla Giunta con una delibera che in base a una nuova perizia ha ridisegnato il progetto dei lavori che hanno accumulato un ritardo di diversi anni sul programma iniziale. È quel che è accaduto, per esempio, al bastione di Santa Caterina, cinturato da una rete alta due metri che isola l'area e che, oltre a impedire l'accesso a uno degli angoli più panoramici della città, crea più di un disagio ad automobilisti e residenti.
LE CONDIZIONI La piazza è chiusa da un tempo di cui ormai si è perso il conto anche a causa del ritrovamento di una stratificazione di reperti archeologici risalenti a diverse epoche. Gli archeologi hanno completato il loro lavoro ma Comune e Soprintendenza non hanno ancora raggiunto un accordo sul progetto che dovrà soddisfare tre condizioni: consentire il restauro dell'area, tutelare i reperti e far sì che il sito sia visitabile e possa essere preziosa testimonianza della storia di Castello. «I lavori riprenderanno già lunedì, mi riferisco a quelli sulla scalinata. Mentre per il bastione di Santa Caterina stiamo lavorando a una soluzione sulla quale c'è già stato un confronto con la Soprintendenza che a breve darà il via libera. Ci sono stati degli imprevisti per i quali è stata necessaria una nuova perizia e una spesa ulteriore» spiega l'assessore ai Lavori pubblici Gianni Chessa. «Ora che la Giunta ha approvato la delibera aggrediremo i lavori per completarli nel più breve tempo possibile». Tra le soluzioni proposte dall'ufficio tecnico del Comune quella che sembra soddisfare i criteri della Soprintendenza prevede la realizzazione di una pavimentazione in vetro antiscivolo che consentirebbe di camminare sugli scavi. Bocciata invece l'idea di una sorta di trincea che avrebbe tagliato in due la piazza e sarebbe stata affiancata da una scalinata che avrebbe richiesto la presenza di ringhiere utili per la messa in sicurezza ma che sarebbero state troppo impattanti. Nei prossimi giorni dovrebbe esserci un nuovo confronto prima della stesura del progetto definitivo.
L'IDEA Osservatorio privilegiato sul cantiere fantasma è il balcone al primo piano della scuola che si affaccia sulla terrazza chiusa. Il preside Massimo Spiga, in attesa che l'opera venga completata, suggerisce una piccola modifica che migliorerebbe la viabilità. «All'uscita di scuola, basta che due genitori parcheggino male l'auto per bloccare il traffico. Poiché gli scavi si trovano nella parte opposta alla strada, sarebbe sufficiente spostare la rete che delimita il cantiere, rimettere a posto la pavimentazione e rendere di nuovo accessibile il marciapiede».
Mariella Careddu