Appalti pubblici, in Sardegna mercato incerto: cresce la spesa ma meno opportunità con piccoli bandi
Appalti pubblici, mercato sempre più incerto in Sardegna: cresce la spesa ma si riducono le opportunità dei piccoli bandi. In diminuzione anche le aggiudicazioni: -9% di contratti rispetto al 2016 con una riduzione della spesa del 25%.
CAGLIARI - Cresce la spesa, ma si riducono le opportunità nei piccoli bandi e diminuiscono le gare aggiudicate. Il mercato dei lavori pubblici in Sardegna continua ad andare a doppia velocità dopo i primi tentativi di ripresa registrati nel primo semestre del 2017. Il primo dato che caratterizza l’andamento degli appalti in Sardegna nell’ultimo periodo è infatti la grande incertezza: nel corso della prima parte dell’estate il livello della spesa mandata in gara si era attestata in media su quasi 120 milioni, ma il trend è stato di progressivo ridimensionamento, fino ai minimi di settembre, quando il valore delle gare promosse è stato di appena 17 milioni. Nello stesso periodo la dinamica del numero delle gare promosse è stata assai diversa: in crescita fino a luglio, quando ha raggiunto il picco di 94 interventi, è sceso ad agosto per iniziare una nuova espansione nell’ultimo mese concluso (68 gare).
Il risultato complessivo di questo trend instabile è un mercato quantificato in 563 gare e 442 milioni di spesa, quantità che rappresentano una contrazione del numero di opportunità rispetto ai primi nove mesi del 2016 (-21%), a fronte di una crescita della spesa complessiva mandata in gara (+31,5%).
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L’analisi della Cna sulle diverse tipologie dimensionali di bandi evidenzia viceversa la persistente caduta del mercato per le classi di lavori più piccole: in nove mesi sono stati censiti 464 bandi sotto i 5 milioni, per una cifra d’affari inferiore a 148 milioni, quantità in calo del 19% e del 9% rispetto al periodo gennaio-settembre 2016. Viceversa sopra tale soglia l’attività dei committenti è in forte ripresa: +62% il numero e +68% le risorse in gara, ma si tratta di 21 gare in tutto il periodo, a definire così un mercato concentrato in poche specifiche opportunità.
L’analisi dei principali gruppi di committenti rivela un mercato diviso in due. Gli enti territoriali sono responsabili della nuova importante riduzione delle opportunità, mentre le grandi committenze mostrano un dinamismo generale della domanda e dei livelli di spesa.
Nel primo gruppo, i Comuni determinano la dinamica generale che per quanto non brillante mostra segnali di miglioramento: la riduzione del numero delle gare è stata del 35% (era pari a circa il 50% nel primo semestre) e per le risorse in gara si osserva una stabilizzazione sugli stessi livelli del 2016. Per gli altri enti territoriali invece si osserva una crescita generalizzata della spesa, particolarmente importante per le Province che registrano anche, unico caso tra il gruppo di committenti, un aumento del numero di gare promosse.
“Il mercato è ancora debole e concentrato in poche opportunità in capo a pochi soggetti”, commentano Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente di Cna Costruzioni. “Siamo di fronte a un sistema bloccato, incapace di spendere, e registriamo una continua diminuzione dei bandi a misura del sistema produttivo locale. Pensiamo al contributo quasi irrilevante offerto dal piano infrastrutture regionale di cui riusciamo a spendere su base annua meno di un terzo dei 150 milioni di euro disponibili. Il recupero in termini di spesa è tutto in capo ai grandi committenti – spiegano Porcu e Mascia -. L’Anas ha promosso tre delle quattro gare di importo superiore a 15 milioni pubblicate in nove mesi (nello specifico i tre maxi appalti da 45 milioni ciascuno per la messa in sicurezza a adeguamento della Statale 131) a rischio di invalidazione, dopo l’intervento dell’ANAC che ha contestato i bandi di gara perché non rispettosi delle procedure previste dal Codice dei Contratti. Abbanoa ha promosso 12 interventi di importo compreso tra 2,6 e 15,1 milioni per lavori e servizi relativi alla gestione attiva e all’efficientamento delle infrastrutture a rete del servizio idrico integrato. Il Comune Di Paulilatino, quello di La Maddalena e quello di Tempio Pausania – concludono Porcu e Mascia - hanno mandato in gara tra luglio e agosto una gara ciascuno di importo pari rispettivamente a 13,4, 7,4 e 6,4 milioni”.
L’analisi della Cna sulle diverse tipologie dimensionali di bandi evidenzia viceversa la persistente caduta del mercato per le classi di lavori più piccole: in nove mesi sono stati censiti 464 bandi sotto i 5 milioni, per una cifra d’affari inferiore a 148 milioni, quantità in calo del 19% e del 9% rispetto al periodo gennaio-settembre 2016. Viceversa sopra tale soglia l’attività dei committenti è in forte ripresa: +62% il numero e +68% le risorse in gara, ma si tratta di 21 gare in tutto il periodo, a definire così un mercato concentrato in poche specifiche opportunità.