L'assessora aveva definito il leader leghista «disgustoso» Salvini-Ghirra: querela archiviata

Aveva usato toni decisamente forti: in occasione della visita di Matteo Salvini in città l'undici febbraio 2016, l'assessora comunale Francesca Ghirra in un post su Facebook aveva definito il leader della Lega nord un «personaggio disgustoso» che «predica razzismo, odio, xenofobia». Salvini ha presentato querela ma il giudice per le indagini preliminari Roberto Cau ha archiviato il procedimento. Il magistrato, nel dispositivo dell'archiviazione, sostiene che Ghirra ha semplicemente fatto un «esercizio di critica politica» anche se ha usato «espressioni particolarmente incisive». Non solo: «La libertà di manifestazione del pensiero», si legge, «tollera toni particolarmente accesi, giudizi connotati da parzialità, da aperta e anche aspra disapprovazione».
Solo un limite viene posto a questa libertà: la continenza. «Canone che impone di evitare espressioni avulse dal contesto della polemica politica e dell'acceso confronto dialettico, e invece orientate unicamente verso l'attacco personale, la contumelia, l'offesa gratuitamente lesiva dell'integrità morale, della reputazione e della dignità della persona».
Nel prendere questa decisione Cau ha tenuto conto anche di un altro aspetto: il post scritto su Facebook da Ghirra rientra nell'ambito dell'esercizio di critica politica dal momento che «l'indagata è un'esponente politica locale». (mar. co.)