Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ritardi nell'istituzione del Parco di Molentargius-Santa Gilla Ombre sullo stagno «La burocrazia ver

Fonte: L'Unione Sarda
16 ottobre 2017

Ritardi nell'istituzione del Parco di Molentargius-Santa Gilla Ombre sullo stagno «La burocrazia vera nemica dei pescatori» 

Le hanno ricordate tutte (o quasi) le zone d'ombra di Santa Gilla. Le cosiddette criticità che incombono sulla laguna, uno specchio d'acqua che confina con l'imponente area industriale di Macchiareddu che qualche problema, a questo compendio naturale e di pesca, ha creato, in termini di inquinamento, e continua a produrre. Ultimo, in ordine di tempo, il caso-Fluorsid. «Che ci è costato - ha spiegato il presidente del Consorzio ittico, Emanuele Orsatti - un crollo delle vendite e naturalmente un incredibile danno d'immagine per la nostra laguna e la nostra attività di pesca».
I NEI Non si sono neppure dimenticati, ieri mattina, gli oratori, durante la tavola rotonda sulle prospettive del Parco delle aree umide del sud Sardegna, delle altre emergenze che attanagliano Molentargius, lo stagno già parco afflitto da diversi problemi chiamati discariche. Cumuli di immondizie di oggi, macerie di ieri che ancora persistono intorno allo stagno racchiuso tra Cagliari e Quartu. Storia delle scorse settimane: il fuoco persistente, le fiammelle perenni divampate sul tetto di una discarica degli anni Settanta rispuntata improvvisamente dal sottosuolo e che adesso dovrà essere bonificata.
L'IDEA Nascerà tra mille contraddizioni il futuro Parco di Molentargius-Sella del Diavolo-Santa Gilla che vogliono le amministrazioni comunali di Cagliari, Quartu, Capoterra, Assemini e Elmas. Che vuole la Regione così come chiedono i militanti di Legambiente e gli stessi pescatori del Consorzio. Ma che di fatto, nonostante una delibera di indirizzo firmata dalla Regione nel 2016 - lo hanno ricordato Vincenzo Tiana (responsabile scientifico) e Annalisa Columbu (presidentessa regionale) - e un percorso avviato, tarda a imboccare la strada dell'istituzione. «Dovrà comunque essere - ha puntualizzato l'assessora comunale alle Attività produttive, Marzia Cilloccu - un parco che nasce dal basso».
LA DENUNCIA Sono stati i pescatori, per voce del loro presidente, a riportare sul piano della realtà le contraddizioni di Santa Gilla. Ringraziando le istituzioni «per il loro interessamento» ma ricordando che oltre gli intenti e le annunciazioni, i 230 soci del consorzio e le sette cooperative affiliate aspettano risposte concrete per far diventare grande Santa Gilla. La sua è una stoccata alla Regione: «È stata capace di accusarci di aver subaffittato all'Università parte dei nostri locali. Peccato che i ricercatori stiano lavorando non per una scienza fine a se stessa ma per far crescere le nostre produzioni e tutelare alcune specie come il riccio di mare». Orsatti ha ricordato anche il caseggiato abbandonato dello schiuditoio, l'edificio del museo della laguna inutilizzato. «Che invece potrebbero contribuire a rilanciare Santa Gilla».
Andrea Piras