Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sfilano in duecento: «Cagliari ora è insicura»

Fonte: L'Unione Sarda
11 ottobre 2017

Fiaccolata contro gli immigrati nelle strade della Marina

 

 

 

“Cagliari più sicura per non avere più paura”. Dietro questo striscione, circa duecento persone hanno partecipato alla fiaccolata organizzata da Fratelli d'Italia per chiedere maggior sicurezza alla Marina. Non a caso, il corteo che ha attraversato le strade del quartiere è partito dal Largo, all'incrocio con via Manno. Una fiaccolata - avevano specificato gli organizzatori - senza bandiere di partito. Ma alla quale hanno preso parte tantissimi esponenti del centrodestra: con i “padroni di casa” Paolo Truzzu e Salvatore Deidda, c'erano, tra gli altri l'ex presidente della Regione Ugo Cappellacci, i consiglieri comunali Alessio Mereu, Antonello Floris e Pierluigi Mannino e l'ex presidente della prima circoscrizione Alessandro Serra.
A spiegare le ragioni della manifestazione è stato proprio Deidda che, prima della partenza, ha sostenuto che la Marina e Stampace si sono trasformate in una latrina dove regna l'anarchia. «Non facciamo distinzioni tra italiani e stranieri», ha detto. Ma poi si è soffermato su una parte di quei «400 algerini» che, non riuscendo a raggiungere la Penisola, si dedicherebbero a commettere atti criminali. Ha spiegato anche di non sentirsi rassicurato dalle dichiarazioni di Massimo Zedda (chi ricevuto il decreto di espulsione sarebbe stato allontanato). Nella foga oratoria, ha anche imputato agli stranieri il problema del chiasso alla Marina.
Il corteo si è inoltrato nelle strade del quartiere, guidato da un gruppo di attivisti che intonavano cori quasi da stadio. Slogan scanditi sino Sant'Eulalia: lì, una trentina di antifascisti ha contestato i manifestanti. La Polizia ha fatto da cuscinetto, evitando contatti tra i due gruppi. I due cortei hanno seguito percorsi paralleli sino a quando non si sono nuovamente incontrati all'incrocio tra via Lepanto e via Cavour. E lo scontro, verbale, ha assunto toni da stadio: il gruppo con le fiaccole ha intonato l'inno italiano, i contestatori hanno risposto con il coro “A forasa s'Italia de sa Sardigna”. «Non rispondete alle provocazioni», ha urlato Truzzu al megafono. Tutti si sono adeguati. O quasi: in un momento di silenzio si è sentito chiaramente un «via gli immigrati». Nessun problema, comunque: dopo circa un'ora e mezzo la fiaccolata si è conclusa in piazza Amendola. (mar. co.)