Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Troppe le croci in viale Marconi

Fonte: L'Unione Sarda
15 giugno 2009


Incroci a raso, nessun marciapiede: è allarme per la sicurezza

Scuole, negozi e centri commerciali: la strada è battuta anche dai pedoni, senza alcun sistema di protezione. No al guard rail.
Quel ponte in ferro azzurro nei pressi del canale di Terramaini non è soltanto un passaggio pedonale aereo. È anche una sorta di monumento ai caduti di viale Marconi, ricordo eterno di un operaio di una fabbrica di gelati morto mentre attraversava la strada. Investito. Ucciso.
Lo stesso si può dire a Quartu per il semaforo all'incrocio con via Fermi, sistemato dall'amministrazione comunale soltanto l'ennesima tragedia, dopo un incidente stradale che ha mandato all'altro mondo un imprenditore impegnato in politica, capogruppo di An in Consiglio provinciale, Paolo Cossu.
Ci vorranno altre croci per sistemare, in una delle strade di collegamento più trafficate della Sardegna (40 mila veicoli al giorno, 4 mila all'ora tra le 7 e le 9 del mattino), il marciapiede, un guard rail, per eliminare gli incroci a raso e per piazzare una segnaletica più chiara e visibile? Oppure basterà prendere atto della situazione attuale: viale Marconi, in queste condizioni di traffico e viabilità, con il doppio senso di marcia, sul quale si affacciano palazzi, negozi, centro commerciali, ogni giorno mette a repentaglio la vita di chi ci passa, o meglio, di chi deve attraversarlo obbligatoriamente per raggiungere Cagliari dall'hinterland o viceversa.
Guai a considerare soltanto il traffico dei veicoli. Viale Marconi è una strada frequentatissima anche dai pedoni. Oggi tutti quanti in fila disordinatamente sul ciglio della strada, sia sul versante cagliaritano, sia a Quartu, in direzione delle numerose attività commerciali, grande distribuzione compresa, delle scuole.
Il tratto quartese appare più sicuro per la presenza di diversi semafori attivi su richiesta dei pedoni. Attraversare la strada non significa rischiare la vita. Molto differente la situazione nel tratto cagliaritano, dove i negozi e gli afflussi al Quartiere Europeo o alla trafficatissima via Newton creano una notevole presenza di pedoni.
Per questo motivo da più parti si sollecita non solo la costruzione dei marciapiedi, ormai irrinunciabili, ma anche la sistemazione di guard rail capaci di impedire le inversioni “a U” delle vetture e di eliminare gli incroci a raso. Per non dover più piangere i morti di questa strada.
PAOLO CARTA

13/06/2009