Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Alla scoperta del vecchio deposito Oltre mille visitatori, si farà il bis

Fonte: L'Unione Sarda
2 ottobre 2017

MONTE URPINU.

Successo per il tour guidato, il piatto forte sono i cunicoli sotterranei

Alla scoperta del vecchio deposito
Oltre mille visitatori, si farà il bis


L'odore del gasolio si sente ancora nonostante la bonifica e il tempo trascorso da quando l'Aeronautica ha dismesso il deposito sotterraneo di Monte Urpinu: 24 serbatoi collegati a un'enorme rete di condotte in cui arrivava il gasolio scaricato nel molo di Su Siccu e che da qui veniva distribuito fino agli aeroporti di Elmas e Decimomannu per rifornire i caccia militari. Ieri mattina per la visita alla prima parte dell'area restituita alla città si sono messi in fila in mille. L'associazione Sardegna Sotterranea - promotrice dell'iniziativa - ha ricevuto così tante richieste di partecipazione che il 29 ottobre sarà possibile fare il bis con le stesse modalità: appuntamento dalle 9 alle 18 per scoprire il lungo cunicolo in cui sono custodite le pompe meccaniche e le cisterne di carburante. Trenta minuti per il tour completo.
IL PROGRAMMA Ad accogliere i tanti visitatori c'erano Alice, Bruno, Michelangelo e molte altre guide dell'associazione presieduta da Marcello Polastri che ha radunato in questo pezzetto verde al centro della città anche molti volontari, maglietta rossa e buona volontà, indispensabili per far sì che tutta la giornata funzionasse al meglio. A gruppi di quaranta, dopo aver ricevuto le prime informazioni nel piazzale finalmente ripulito oltre il cancello nero, i visitatori si sono addentrati nel viale che conduce all'ingresso dell'impianto con la scala che porta alla sala pompe. Qui è possibile ammirare le apparecchiature che servivano per aspirare il carburante e ridistribuirlo nelle condotte.
AREA DA SCOPRIRE Il resto della visita guidata si è consumato nel lungo corridoio con i grossi tubi che corrono alle pareti. Trenta minuti per scoprire un angolo in cui nessuno finora era potuto entrare. Un posto misterioso che ha affascinato i soci di Sardegna Sotterranea al punto da lavorare per giorni per organizzare la visita. «Si tratta solo del 5 per cento dell'intera area perché ci sono degli edifici che non sono ancora stati messi in sicurezza, ma è comunque una parte significativa e che vale la pena vedere» spiega Bruno Casanova mentre coordina l'ultimo gruppo che poco dopo le 18 lascerà l'ex base. «Era il 2007 quando questa zona venne dismessa dall'Aeronautica. Nel 2008 venne ceduta dal Demanio alla Regione Sardegna e ora è stata riaperta».
LA SQUADRA Al tramonto i sotterranei sono stati chiusi di nuovo, riapriranno il 29 ma con ogni probabilità non ci sarà il tempo per ampliare l'itinerario con una nuova bonifica che consenta l'accesso alle aree inesplorate. Servirà del tempo per restituire l'intero sistema di gallerie in cemento armato e cisterne d'acciaio ai tanti che ieri hanno ringraziato guide e volontari che hanno lavorato tanto per illuminare un luogo rimasto a lungo nell'oscurità.
M. C.