Atletica leggera, a Cagliari la due giorni di campionati italiani paralimpici
Sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre Cagliari ospiterà i campionati italiani paralimpici di atletica leggera: 12 società, con 62 atleti provenienti da tutta Italia, si contenderanno i quattro titoli tricolori in palio nelle varie discipline (corsa, peso, disco, giavellotto, salto in alto, in lungo e triplo).
A Cagliari ci sarà anche Oney Tapia, il discobolo italo-cubano, medaglia d’argento nel disco F11 alle Paralimpiadi
di Rio 2016. In concomitanza, sabato e domenica, sempre al Campo comunale Riccardo Santoru si terrà la 12/a tappa del roadshow runcard, partito da Amatrice che, in collaborazione tra Fidal e Confcommercio, punta a promuovere il mangiar sano e il benessere legati all’attività sportiva e motoria.
Verranno allestiti gazebo per degustazioni di prodotti tipici e creati spazi per sessioni dimostrative rivolte soprattutto ai bambini. I due eventi sono stati presentati dall’assessore comunale dello Sport, Yuri Marcialis più i presidenti di Fispes, Sandrino Porru, del Comitato paralimpico, Paolo Poddighe, di Fidal, Sergio Lai, e dal direttore regionale e provinciale di Confcommercio, Giuseppe Scura. Sul versante sportivo ai campionati italiani paralimpici parteciperà anche la squadra sarda della Saspo: in pista diversi atleti isolani tra cui Mattia Cardia, bronzo a Nottwll nei 100 metri T11-13, e Alessandro Cicu, oro tricolore di corsa in carrozzina T53 alla maratona di Roma. Cardia dovrà vedersela in pista con il velocista T47 Riccardo Bagaini, che difende il titolo conquistato l’anno scorso. Per le donne, è attesa la gara della Handy Sport Ragusa in cerca di una doppietta dipo essersi aggiudicata la classifica assoluta e promozionale ai societari di Narni del 2016. Il club, che schiera tra le altre la primatista italiana di lanci F34 Maria Criscione, deve però fare i conti con la Veneto Special Sport, diretta avversaria per il tircolore.
Per Porru, “la Sardegna si presenta ancora a un appuntamento paralimpico di rilievo, un evento e un grande lavoro di squadra per creare le basi per un’offerta alle persone con disabilità. L’obiettivo è mettere nel dare a ciascuno la possibilità di esprimere le potenzialità come persone con lo sport che diventa la casa di tutti”. Scura ha ricordato lo “stretto legame tra l’alimentazione e la pratica sportiva, spesso un po’ trascurato. L’idea è creare un manifestazione unica che richiami i giovani al fatto che si possono trascorrere le giornate non solo davanti al pc e nel mondo virtuale”.