Cagliari, dagli antifascisti "fuoco amico" contro Zedda: "Dà spazio a eventi fascisti". CasaPound: "Delirio dei centri sociali"
Il sindaco del capoluogo sardo "colpito" dal fuoco amico del Coordinamento antifascista: "Dal 2015 troppi eventi concessi ai neri". La replica di CasaPound: "No all'inquisizione, rossi ridicoli".
CAGLIARI - Nell'anno 2017, a Cagliari, succede anche questo: il Comune può concedere spazi per eventi culturali. Ma capita che, tra i vari "ok" concessi, spuntino anche quelli legati a eventi di personaggi di estrema destra. "Neofascisti", puntualizza il Coordinamento antifascista cagliaritano. Che spara ad alzo zero sul sindaco Massimo Zedda, che è della stessa area politica. " Le ricerche mostrano come dal 2015 in poi siano state concesse continuamente le sale comunali, come Villa Muscas, Exma o Mem, per la propaganda e l'affermazione di razzismo e revisionismo ad associazioni dichiaratamente neofasciste o neonaziste, ed ai loro esponenti. Iniziative come la presentazione di 'Campo dei santi' libro la cui presentazione è stata bloccata dalle amministrazioni comunali di Trento e Roma, o interrotta come a Mantova e Modena, è passata nell'indifferenza più totale nei locali di Villa Muscas. Presenze come l'ex Nar Adinolfi e la cognata di Franco Freda, Adriano Scianca esponente nazionale di Casa Pound sono stati ricevuti nelle sale comunali senza batter ciglio a presentare libri o organizzare convegni sulla "grande sostituzione", la famiglia o qualche ricordo delle truppe fasciste e naziste. Chiediamo che venga interrotto questo filo diretto tra estrema destra cagliaritana e gli uffici del Comune. La giunta comunale e la maggioranza in maggior modo si facciano carico dei valori con il quale molti consiglieri sono stati eletti, uno su tutti l'antifascismo".
E non tarda ad arrivare la replica di CasaPound: "Ci fa sorridere il comunicato con il quale i sedicenti 'antifascisti' hanno annunciato la mirabile scoperta del patrocinio comunale ad iniziative culturali che hanno visto tra i protagonisti scrittori e giornalisti del nostro movimento. Conosciamo bene i cortocircuiti cui vanno incontro tali figuri ammantati di democrazia quando vorrebbero imporre a suon di divieti e censure sulla scena cittadina un'unica impostazione culturale di sinistra, vietando confronti, conferenze, libri; è proprio a loro che ci rivolgiamo con un semplice slogan: fatevene una ragione. Le sale gremite di cagliaritani che hanno ascoltato le idee proposte da Casa Pound sono la migliore risposta che possiamo fornire a chi predica dialogo e pluralità ma poi invoca l'inquisizione" - conclude CasaPound - "e lo fa da un edificio di proprietà comunale che è stato usurpato per ricavare un centro di odio politico, l'ex scuola Manno di via La Marmora, giusto per non far mancare quellanota di comicità che accompagna queste persone contorte nelle loro attività".
In serata dallo staff del sindaco fanno sapere che il Comune, dopo varie ricerche, ha appurato di non aver concesso il patrocinio per il genere di iniziative denunciate.