Turismo, appello dell’assessora Argiolas: “Valorizzare i borghi dell’isola”
“Gli articoli della nuova legge approvata a luglio sulle tipologie di turismo tracciano una strada chiara, i cui pilastri sono le comunità, la sostenibilità, l’ambiente e il paesaggio. Nei borghi ritroviamo questa idea di Sardegna che parte dalle persone, dalla cultura e dall’identità più autentica: da qui può essere avviato uno sviluppo turistico sano, che valorizzi i progetti territoriali attraverso una governance centrale capace di creare sinergie tra tutti i soggetti coinvolti”. Lo ha detto a Tonara l’assessora del Turismo Barbara Argiolas nell’intervento che ha chiuso la tavola rotonda dedicata all’approfondimento dell’articolo 39 del nuovo provvedimento legislativo: “La rete dei borghi della Sardegna – Costruiamo insieme il futuro”.
All’iniziativa, organizzata dalla delegazione sarda dell’associazione Borghi Autentici in collaborazione col Comune e la Pro Loco del centro montano, hanno partecipato consiglieri regionali, sindaci del territorio, docenti universitari, che si sono confrontati sulle opportunità di valorizzazione dei piccoli centri isolani legate soprattutto all’allungamento della stagione turistica.
“Il turismo balneare, dopo 50 anni, è il settore trainante della Sardegna – ha spiegato Argiolas – ma non basta e non può bastare: dobbiamo capire quali sono i segmenti forti, infrastrutturare un’offerta su nuove tipologie di turismo che attragga flussi tutto l’anno, creare servizi e mettere chi fa impresa nelle condizioni di investire nella destagionalizzazione. Questi obiettivi si pone la legge sul turismo, un testo finalmente moderno, che il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità dopo un grande lavoro di elaborazione e confronto tra la Quinta commissione consiliare e l’Assessorato”. Tra gli obiettivi della norma quello di dare una governance al sistema turistico.
“La nascita della DMO (Destination Management Organization) della commissione permanente del turismo ci aiuterà ad avere una regia centralizzata che valorizzerà i progetti territoriali. Perché, ha ricordato Barbara Argiolas, “abbiamo davanti una congiuntura favorevole e quasi irripetibile: grazie ai fondi della programmazione comunitaria e alle misure del POR abbiamo i soldi, ora occorre pianificare e mettere insieme enti, persone, imprese e comunità in una visione condivisa, che parta dai tanti progetti e dalle tante opportunità in campo. Sono linee che si intersecano dalle quali far nascere sviluppo soprattutto nelle aree interne”. E i borghi sardi possono avere un ruolo importante nella crescita del turismo, soprattutto nei mesi di spalla: “Nelle varie declinazioni associative, sono quasi 70 i Comuni sardi che sono certificati e hanno progettualità legate ai borghi. Con la nuova legge istituiamo la Rete dei borghi della Sardegna e ci troveremo per definire in base a quali indicatori si entrerà a farne parte. Ma ciò che conta sono l’interconnessione dei progetti, la complementarità delle vocazioni territoriali perché non si può fare turismo da soli e dobbiamo porre la giusta attenzione verso aspetti delicati come il vivere quotidiano delle comunità, l’infrastruttura digitale, la mobilità interna. Il faro vero è la sostenibilità, non solo ambientale, ma anche sociale, economica e paesaggistica”.
E proprio per finanziare azioni di consolidamento, sviluppo e integrazione del turismo nei borghi, l’assessora Argiolas ha annunciato lo stanziamento di 1,3 milioni contenuto, insieme alla riprogrammazione di altri fondi POR sull’azione 6.83, in una delibera approvata ieri dalla giunta regionale. “La legge sul turismo ha tracciato la linea strategica – ha concluso – e stiamo iniziando a finanziarla per darle gambe. Abbiamo un crono programma rigoroso che vuole includere tutti, enti locali, imprese, consorzi associazioni sapendo che non possiamo creare una destinazione in un anno ma che possiamo raccogliere risultati se abbiamo una visione condivisa e guardiamo a lungo termine”.