Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Free Zone alla prova dei «patti»

Fonte: La Nuova Sardegna
11 giugno 2009

GIOVEDÌ, 11 GIUGNO 2009

Pagina 1 - Cagliari

PORTO INDUSTRIALE. LA GESTIONE DELLA ZONA FRANCA






CAGLIARI. Il piano operativo del porto industriale passa per una forca chiamata Free Zone: se la società nata nel 2000 per gestire la zona franca non diventa qualcosa di capace di operare, le banchine del porto canale non produrranno nulla per la comunità sarda. Il primo passo è stato compiuto, l’autorità portuale ha adeguato lo statuto sui suggerimenti del ministero vigilante e assieme al Casic altro azionista ha versato la somma per il futuro aumento di capitale. Il secondo passo sono i patti parasociali: ci sono, li hanno portati in comitato portuale, il nocciolo del problema è la quantità di organismi che devono servire per far funzionare la società, l’authority è per «un soggetto snello». Il terzo passo è imminente: l’incontro di Free Zone con Provincia e Comune per aprire l’azionariato. Anche Confindustria si è fatta avanti e lo stesso la Camera di commercio. Il punto è: basterà perché anche gruppi privati esprimano interesse per una compartecipazione che aggiunga denaro ma soprattutto intelligenze imprenditoriali? Una zona franca funzionante è il ponte vero per collegare il porto canale all’economia locale. (a. s.)