VIA ROMA. La tre giorni di eventi organizzati nell'area pedonale divide la città
Ieri è iniziata l'ultima settimana di via Roma senza auto, ma le polemiche sull'esperimento pedonalizzazione voluto dal sindaco Massimo Zedda non si attenuano. Anzi. L'ultimo casus belli è la manifestazione “I love via Roma” organizzata lo scorso fine settimana - da venerdì a domenica - che per la prima volta da quando è partito il test, lo scorso 11 agosto, ha riempito le corsie lato portici di centinaia di persone. Secondo alcuni è stata la prova provata che basta programmare eventi di richiamo perché la “piazza sul mare” decolli, per altri invece è stata solo l'ennesima brutta figura collezionata dall'amministrazione.
«SAGRA PAESANA» I critici hanno puntato il dito soprattutto sulla scelta del tipo di manifestazione, decisamente popolare. Stand di artigianato, bancarelle di collanine, miele e marmellate, arrostitori e kebabari, panini e birre: il tutto accompagnato dalla musica sparata da alcuni dj dal palco allestito poco prima del Largo. Sui social molti hanno storto il naso, tirando in ballo ironicamente la «cultura della birretta» e gridando allo sfregio di quello che dovrebbe essere il salotto buono della città e che invece era allestito come «una fiera di paese».
I CRITICI Posizione critica condivisa da Veronica Mundula, titolare del ristorante Italia di via Sardegna, strada parallela a via Roma nel cuore di Marina. «Come idea la pedonalizzazione ci piace, ma così non capiamo dove si voglia andare - dice -. Sono d'accordo con chi ha criticato l'evento, sembrava davvero una sagra paesana di cui non si sentiva assolutamente la necessità». Qualcuno si è lamentato anche della concorrenza sleale dei “caddozzoni” a ristoranti della zona: «Noi abbiamo lavorato bene come sempre - precisa Veronica Mundula -. La questione è un'altra: dopo questo esperimento devono decidere cosa vogliono fare di via Roma. Si poteva ad esempio pensare a qualche evento del festival letterario Marina Caffè Noir o a dei concerti jazz, per le sagre di paese si va nei paesi non in via Roma».
GLI ENTUSIASTI Di parere diametralmente opposto Francesca, responsabile del ristorante Il Libraio. «L'unico rammarico è che sia stata l'unica manifestazione organizzata in questo mese di sperimentazione - dice -, ne avrebbero dovuto fare molte di più, almeno una ogni fine settimana. Noi abbiamo avuto il pienone e il fatto che ci fossero anche le bancarelle con lo street food non ci ha assolutamente penalizzato, la gente era tantissima. La verità è che i cagliaritani non sono mai contenti, se via Roma resta deserta ci si lamenta, se arrivano migliaia di persone allora sembra una sagra paesana. Con questa logica non si farà mai niente».
LA POLITICA E la politica? Il consigliere di centrodestra Pierluigi Mannino, uno dei più critici sulla pedonalizzazione di via Roma, ha affidato ai social il suo commento al vetriolo: «Ascoltando interventi su sagra via Roma scopro che nel salotto buono si arrostisce. Spero che nel soggiorno non si faccia altro!». L'assessora comunale alle attività produttive Marzia Cillocu è invece soddisfatta e replica così alle critiche: «È stata una bella festa di popolo che ha coinvolto tutti, dai più fortunati ai meno fortunati, ed era esattamente la nostra intenzione. Pensare a una via Roma esclusiva, frequentata solo da una certa classe sociale, è sbagliatissimo. Noi riteniamo invece che debba essere aperta a tutti: cittadini, turisti e non residenti».
M. Le.