Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Intanto sulla Città metropolitana piovono milioni

Fonte: L'Unione Sarda
12 settembre 2017

È l'unica ad aver ottenuto i contributi che il governo nega alle altre istituzioni locali

 

 

 

Istituita con la legge regionale 2 del 2016 la Città Metropolitana di Cagliari ha preso formalmente vita il primo gennaio scorso quando ha cessato di esistere la Provincia di Cagliari. Il Comune capoluogo e gli altri sedici (Assemini, Capoterra, Elmas, Monserrato, Quartu Sant'Elena, Quartucciu, Selargius, Sestu, Decimomannu, Maracalagonis, Pula, Sarroch, Settimo San Pietro, Sinnai, Villa San Pietro e Uta) hanno ereditato le competenze dell'ex ente intermedio, tutti gli altri Comuni sono confluiti nella Provincia del Sud Sardegna. La Città metropolitana ha già ottenuto grandi contributi dal governo e dalla Regione. «Solo per essere annoverata tra le 14 città metropolitane d'Italia ha potuto accedere a 168 milioni di euro garantiti dal governo Renzi per progetti immediatamente cantierabili - spiega Fabrizio Rodin, vicesindaco metropolitano - tutti i Comuni sono così stati spronati a presentare progetti, ma la città metropolitana funge da hub e questi progetti verranno poi portati avanti dai singoli Comuni». Il Patto per Cagliari ha portato una pioggia di milioni su singoli interventi mentre il prossimo impegno dell'ente di piazza Palazzo è lavorare sulla mobilità per fare in modo che tutti i Comuni coinvolti abbiano servizi di pari livello - solo 8 centri serviti dal Ctm.
Il primo cittadino di Cagliari diventa automaticamente sindaco metropolitano e la durata del Consiglio è legata al suo mandato. Nella prima versione il Consiglio metropolitano era composto da 40 consiglieri eletti ad aprile dai consiglieri comunali dei 17 Comuni, dopo le elezioni nel capoluogo e la modifica delle regole si è arrivati alla nuova composizione con 14 consiglieri eletti a ottobre del 2017. Massimo Zedda presiede i lavori dell'assemblea dei sindaci e quelli del Consiglio dove invece non sono rappresentati tutti i Comuni della Città metropolitana. Sono diversi i centri che aspettano l'allargamento dei confini: San Sperate, Villasimius, Ussana, Monastir, Burcei e Donori sperano di far parte della Città metropolitana.
Marcello Zasso