Diminuiscono gli agenti ma cresce il numero di servizi in cui sono impegnati
Nel 2016 sono state 180 al giorno, 300 quattro anni fa
Quasi quarantamila sanzioni per divieto di sosta, tredicimila per il superamento dei limiti di velocità. In totale sono state 66.400 le multe elevate nel 2016 dalla Polizia municipale: un numero altissimo, praticamente 180 infrazioni rilevate ogni giorno, 7,5 all'ora. Eppure, queste cifre scompaiono se si fa il paragone con quanto accadeva negli anni passati: nel 2015 erano state trentamila in più (92.544), nel 2013 avevano addirittura la soglia delle centomila (109.595), con una media di oltre 300 al giorno. Se poi, si torna ancora più indietro nel tempo, si arriva ai numeri record del 2007 quando le infrazioni rilevate furono addirittura 142.628.
L'ANALISI Ci sarebbe da essere soddisfatti, a giudicare freddamente i numeri: dovrebbero significare che i cagliaritani hanno cominciato a rispettare le norme imposte dal Codice della strada. Ma l'osservazione quotidiana sembra raccontare un'altra verità: le doppie file di via Sonnino, le soste fantasiose nel Largo e in piazza Yenne, auto parcheggiate nelle strisce pedonali in qualunque quartiere della città raccontano un'altra verità.
LE CAUSE Facile, dunque, puntare il mirino nei confronti della Polizia municipale. In fondo, il compito degli agenti è far rispettare le regole del Codice della strada. Facile ma anche, almeno in parte, fuorviante. Con il blocco del turn over è calato il numero delle persone che lavorano nelle strade: attualmente sono in servizio poco più di 200 agenti, ce ne dovrebbero essere un centinaio in più. E, nel frattempo, in mancanza di nuovi innesti, è cresciuta anche l'età media. Più vigili urbani anziani significa meno vigili sulle strade. E significa che anche, con l'avanzare dell'età, crescono anche le assenze per malattia. Non solo: negli ultimi anni, la città è stata interessata da una serie di eventi (la visita del presidente del Repubblica popolare cinese, il G7 dei Trasporti o l'arrivo della tappa del Giro d'Italia, solo per citare quelli di quest'estate) che hanno dirottato gli agenti della Polizia municipale verso altri compiti. Il calo ha anche un aspetto positivo. «Da una parte», scrive in una nota l'ufficio stampa del Comune, «c'è la crescita del numero di cittadini che sempre più spesso sceglie mezzi alternativi all'auto privata. Dall'altra, gli agenti sono sempre più impegnati in servizi diversificati». Serve intervenire. «Sarà utile per il rafforzamento dell'organico l'inserimento dei nuovi agenti per i quali si stanno completando le procedure».
LE INFRAZIONI Se il calo di sanzioni stupisce, nessuna meraviglia desta il fatto che l'infrazione “preferita” dai cagliaritani sia il divieto di sosta: delle oltre 66 mila multe elevate nel 2016 oltre la metà (esattamente 39.940) sono per divieto di sosta. E, anche in questo caso, il calo è deciso rispetto al passato: nel 2008 erano oltre il doppio (97.932). Ma anche nel 2011 il numero era rilevante (71.856).
GLI STRUMENTI Ad aiutare la Polizia municipale nel suo lavoro le apparecchiatura elettroniche. Non a caso, dopo il divieto di sosta, ci sono l'eccesso di velocità e l'accesso nelle zone a traffico limitato. Nel 2016 sono stati 12.803 gli automobilisti che hanno calcato eccessivamente il pedale dell'acceleratore. Anche in questo caso, c'è un calo rispetto all'anno precedente (erano stati 17.478). Solo che questa infrazione ha un andamento ondivago: nel 2014 erano state rilevate solo 8.916 sanzioni, l'anno prima 10.328. Cala sensibilmente anche il numero di accessi irregolari nelle ztl: nel 2016 sono stati 9.107. Ma, in questo caso, è probabile che a far scendere le sanzioni siano stati due fatti: le segnalazioni ancora più visibili agli ingressi di queste zone e la maggior conoscenza da parte degli automobilisti. Non a caso, questo è stato il calo percentualmente più sensibile: nel 2013 i verbali erano stati 30.549 (il triplo degli eccessi di velocità di quell'anno), scesi a 21.186 nel 2014 e a 12.577 nel 2015. In calo, in questo caso, più contenuto anche il numero degli automobilisti beccati a telefonare mentre guidavano: l'anno scorso sono stati poco più di uno al giorno (463). Numeri che, a parte il picco del 2012 (erano stati 902), sono rimasti praticamente invariati.
Marcello Cocco