Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Musei Civici Domani al Cartec il nuovo progetto “Campo Sud”: idee gramsciane nutrono l'arte

Fonte: L'Unione Sarda
6 settembre 2017

Musei Civici Domani al Cartec il nuovo progetto “Campo Sud”:
idee gramsciane
nutrono l'arte 

C agliari capitale della capacità immaginifica del sud: non il sud in senso geografico, piuttosto l'attitudine mentale di quei territori che scalpitano per rovesciare secoli di colonialismo culturale, che traggono dall'essere fuori asse le energie per ripensare l'istruzione, l'economia, le politiche di genere.
Questa è la visione di “Campo Sud. A visionary camp - Gramsci project”, terzo progetto selezionato dai Musei Civici e dall'assessorato alla Cultura di Cagliari nell'ambito dell'iniziativa I Want You for Museum's Army, a cura di Giulia Palomba e Maria Paola Zedda per la rete (Praxis) Zeit e Sardegna Teatro, con il supporto scientifico di Alessandra Marchi. Una mostra, un simposio artistico e filosofico che animeranno gli spazi del Cartec, dei giardini pubblici e del Teatro Massimo da domani al primo ottobre.
Si inaugura giovedì alle 19, con la mostra “Echi del Sud” al Cartec, che guarda a quell'arte contemporanea che si nutre degli scritti gramsciani e sceglie le tematiche della condizione subalterna, politica e di genere come luogo in cui sviluppare una resistenza e immaginare un futuro più equo. Due gli interventi installativi - uno in forma di archivio, realizzato da Claudia Losi, e uno sul valore del pensiero ecologico, a cura di Andreco - e numerosi contributi video di artisti quali Tania Bruguera, Thomas Hirschhorn, Giovanni Columbu con l'esperienza del Laboratorio di Comunicazione Militante, Maria Papadimitriou, Gelitin e Jonas Staal.
La stessa sera prendono avvio le attività del simposio intensivo, dal 7 al 10 settembre. Guidano le riflessioni i “South Talks”, gli incontri fra artisti, studiosi e filosofi intorno al tema del pensiero poetico come pratica estetica e politica. Tanti e prestigiosi i nomi coinvolti, come la critica Irit Rogoff, direttrice del Dipartimento di Arti Visive del Goldsmith College di Londra, l'artista cileno Alfredo Jaar, Marina Fokidis, curatrice della manifestazione Documenta14 e fondatrice della rivista “South ad a state of mind”, Charles Esche, direttore del Vanabbemuseum di Eindhoven. In tre giorni si alterneranno talk, tavole rotonde (“Sperimentare nuove pedagogie: critica del pensiero egemonico”, venerdì - ore 19, “Agire, reagire, decolonizzare. La questione meridionale oggi” sabato - ore 19 e “Teoria della Praxis: Agire politico e pratica estetica”, domenica - ore 20, tutti al Teatro Massimo), proiezioni video (con presentazione e dibattito) degli artisti e registi Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi; Thomas Hirschhorn, Jonas Staal, Tania Bruguera, Alfredo Jaar, Irene Dionisio. Non solo la parola ma anche la pratica: al simposio si affiancano quattro workshop, tutti gratuiti, sulle tematiche care al progetto (il museo e il gioco come luoghi pedagogici di emancipazione, il Monumento nell'età contemporanea. le Questioni meridionali), e due momenti performativi, con Maurizio Saiu e Alessandro Olla, il concerto di Mike Cooper e il dj set di Marcello Cualbu e Lazlo Moulton.
Il programma promette la creazione e il monitoraggio di un cantiere operativo, in cui la filosofia gramsciana viene fruita non solo negli scritti e nelle suggestioni che danno vita alla produzione artistica, ma diventa strumento metodologico per leggere i nostri giorni, offre vere e proprie linee guida per imbastire discussioni produttive sulla società in cui viviamo, e, soprattutto, provare a immaginarne una diversa, meno legata alle ideologie del passato, in evoluzione come le geografie, fisiche e mentali, che abitiamo.
Per il programma dettagliato e l'iscrizione ai workshop: www.gramscicamposud.it
Micaela Deiana