Turismo: settembre da record in Sardegna, atteso un +10%
Stima Federalberghi, più stranieri a trainare la bassa stagione
Sarà un settembre da record per il turismo in Sardegna. Secondo Federalberghi, dopo gli aumenti di arrivi e presenze tra luglio e agosto, dovuti alla scelta degli stranieri di evitare mete ritenute poco sicure e al ritorno degli italiani, il trend atteso per questo mese “è molto positivo e si aggira su un +10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Con incrementi ancora maggiori in alcune località come Cagliari”.
L’associazione di categoria vede con ottimismo la chiusura della stagione estiva con più di 9 milioni di italiani che faranno almeno un giorno di vacanza a settembre: di questi, circa 200mila arriveranno nell’Isola e andranno ad incrementare le presenze negli alberghi che “quest’anno hanno registrato un vero e proprio boom”. Ne è convinto il vice presidente di Federalberghi Sardegna, Mauro Murgia, che spiega: “A settembre arriveranno soprattutto gli stranieri del Nord Europa, quindi Svizzera, Germania e Austria. Prevalentemente, grazie alle temperature più miti rispetto ai Paesi d’origine, questi turisti cercano sempre il sole e il mare, anche se quest’anno si è riscontrato un buon numero che ha scelto l’Isola per altre tipologie: si sono visti parecchi cicloamatori, escursionisti e chi ha optato per brevi soggiorni in città”.
Certo i numeri sono importanti, ma per Federalberghi serve una programmazione per il futuro: “purtroppo – argomenta Murgia – stentiamo a ritrovare una strategia a livello regionale, e se anche ci fosse nessuno l’ha detto agli operatori. Assistiamo piuttosto ad interventi spot, mentre dovremmo prendere esempio da altri Paesi comunitari come la Spagna. E’ un pò come vedere in campo le due nazionali, quella spagnola e quella italiana: la nazionale spagnola programma e segue i propri giocatori da ragazzini, qui da noi noi se capita cerchiamo di cavarcela”.
“Inoltre – spiega ancora Murgia – nella grandi capitali europee si assiste ad un’inversione di tendenza sui B&B e le piccolissime strutture, perchè hanno visto che non generano ricchezza: l’obiettivo che si sono prefissati è meno gente ma che spende di più. Vedremo cosa accadrà qui in Italia”.