Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Via Castiglione, la pista ciclabile è pericolosa»

Fonte: L'Unione Sarda
31 agosto 2017

CEP. La denuncia di chi usa quotidianamente la bicicletta per muoversi in città

«Via Castiglione, la pista ciclabile è pericolosa»

«La pista ciclabile di via Castiglione è troppo pericolosa». Ciclisti cagliaritani sul piede di guerra contro il percorso dedicato alle due ruote che da piazza Giovanni XXIII conduce fino a via Flavio Gioia. «È un'indecenza, non si può definire pista ciclabile - polemizza Virgilio Scanu, presidente dell'associazione Fiab di Cagliari - Il progetto iniziale era buono, anche perché il percorso viene usato da tanti ciclisti, ma andava realizzato diversamente».
Le criticità elencate dagli amanti delle due ruote sono diverse. «La pista è strettissima - spiega Mario Porru, “cicloattivista” del gruppo Ciclisti urbani di Cagliari - le caditoie sono posizionate male, e spesso ci sono auto parcheggiate a ridosso della pista che restringono ancora di più gli spazi di manovra. È il classico esempio di pessime infrastrutture che spingono i ciclisti a non usarle, preferendo, per motivi di sicurezza, le corsie per le auto. Non dobbiamo dimenticare che, come dicono nei paesi civili, se un ciclista non usa la pista ciclabile la colpa è di chi ha progettato e realizzato la pista».
Ma le criticità sono diffuse anche in altre zone cittadine. «Servirebbe un ufficio comunale della ciclabilità - propone Porru - con cui potere interagire per avere un intervento rapido». Gli fa eco Virgilio Scanu: «Quella di via Castiglione è un'arteria importante che in futuro servirà a collegare Cagliari con Pirri e Monserrato. Ma l'hanno realizzata nel peggiore dei modi: è molto stretta, manca la segnaletica e non è stata sistemata prima la pavimentazione».
Dal Comune la promessa di intervenire il prima possibile. «Lo sappiamo bene che ci sono piste ciclabili che hanno necessità di manutenzione - replica l'assessora alla Viabilità, Luisa Anna Marras - Cercheremo di intervenire quanto prima in via Castiglione e negli altri percorsi dedicati alle due ruote».
Federica Lai