Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via Roma, trappola a La Playa Giganteschi ingorghi si formano dopo la chiusura del lato portici

Fonte: L'Unione Sarda
31 agosto 2017

Prova al volante col cronometro in mano: necessari 21 minuti da piazza Deffenu a viale Trieste

Via Roma, trappola a La Playa Giganteschi ingorghi si formano dopo la chiusura del lato portici 


La prova è su strada, con il cronometro in mano. Ci vogliono 15 minuti e 48 secondi per raggiungere piazza Deffenu, partendo dalla farmacia di viale Trieste. Quasi 21 minuti per il percorso inverso. La trappola - in entrambi in casi - è in viale La Playa, sempre che si riesca a raggiungerla. La pedonalizzazione di via Roma prosegue, il dibattito pure. Intanto la viabilità accusa i primi contraccolpi, che non fanno ben sperare per il grande rientro dalle ferie.
LA PARTENZA Il via venti minuti dopo le diciotto, dalla farmacia. La stazione di via Roma si raggiunge senza nessun impedimento: il traffico nel primo tratto è scorrevole, sino allo stop al semaforo rosso. Lo anticipa il pannello a messaggio variabile piazzato qualche metro prima, che informa delle modifiche imposte dalle barriere che blindano (dall'11 agosto) il lato portici. Sette macchine e due camion in fila. La marcia prosegue: svolta a sinistra per via Sassari, unica alternativa per chi vuole raggiungere il porto. Pochi metri e inizia la sfida: perché per immettersi in viale La Playa ci vuole pazienza e anche una buona dose di fortuna. È una questione di secondi: se malauguratamente si capita nel momento sbagliato, ci si ritrova a dover scansare attacchi da tutti i fronti. Quasi tutti ambiscono a occupare la corsia di sinistra, ma lo spazio è quello che è, le automobili in transito sono parecchie, nonostante per tanti le vacanze non siano ancora terminate. Nuova svolta a sinistra, ma prima bisogna fare i conti con la nuova fila. Ci sono una trentina di auto incolonnate, tutte in attesa che scatti il verde. Dopo due semafori ecco il via libera, da lì in poi la strada è in discesa. Nessun ingorgo né rallentamento sino a piazza Deffenu, dove la rotatoria del Molo Ichnusa risente del sovraccarico di lavoro. Perché da quando è iniziata la sperimentazione, chi arriva dal Poetto deve necessariamente passare dal lato mare di via Roma rinunciando a viale Diaz, che si ferma alle fioriere. A meno che non ci si voglia avventurare in viale Regina Margherita. Ma il percorso è già stabilito, e questa opzione non rientra nella prova su strada per testare l'impatto della rivoluzione che sta dividendo e facendo discutere l'opinione pubblica.
IL RIENTRO Ipotizziamo che, dopo una piacevole giornata al Poetto, si decida di rientrare a casa e che la casa sia nel centro storico, magari a Villanova o a Stampace. Quaranta minuti dopo le 18 il cronometro si attiva, sempre dalla rotonda di piazza Deffenu. La chiusura della corsia lato portici non sembra creare grossi problemi. La prova-sperimentazione in questo caso è superata. Terzo esperimento: supponiamo che si arrivi da Giorgino e si sia diretti verso piazza Yenne. Ecco, in questo caso è giusto sapere in anticipo che i tempi di attesa aumenteranno. In via Molo Sant'Agostino si procede a passo d'uomo. Anzi, più lentamente. Ci sono quarantadue automobili accodate al semaforo davanti a piazza Matteotti. Servono quattro fasi di verde - e un bel po' di pazienza - per riuscire a liberarsi. Qualcuno si attacca al clacson, senza successo, mentre due ciclisti fanno lo slalom tra le vetture immobili. Lasciato il Municipio alle spalle, e le barriere di plastica che si ritrova davanti chi scende dal largo Carlo Felice, tutto torna alla normalità. I problemi sono quelli di sempre, identici a quando il passaggio in via Roma era libero. L'esperimento si conclude alle 19, il risultato è solo uno: viale La Playa è diventata una trappola. E i pochi tavolini piazzati nella corsia aperta solo ai pedoni continuano a essere quasi deserti.
Sara Marci
(foto di Stefano Anedda)