Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Tecnocasic blocca i riuti speciali

Fonte: L'Unione Sarda
23 agosto 2017

Pausa forzata no al 30 settembre per lavori di manutenzione


«Sino al 30 settembre il servizio di accettazione dei riuti speciali non pericolosi, compresi quelli assimilati agli urbani da sottoporre a trattazione, sarà sospeso». Con una nota di poche righe, inviata a tutti i Comuni che conferiscono nell'inceneritore di Macchiareddu, il Tecnocasic ha fatto sapere che non sarà possibile smaltire buona parte dei riuti non organici, anche quelli ingombranti, sino alla ne di settembre. Stop dunque al conferimento della plastica, dei mobili e dei tessuti. Sino al primo di ottobre il termovalorizzatore non accetterà più neanche mobili, divani e materassi, ma nemmeno l'ingente quantità di plastica che viene prodotta ogni giorno dai centri dell'Area Metropolitana.

LE RAGIONI A spiegare le ragioni della pausa forzata è lo stesso Giuseppe Cuccu, amministratore unico della società che gestisce l'inceneritore consortile. Si tratterebbe di una «fermata programmata» resa necessaria «per consentire la prosecuzione dei lavori di manutenzione sulla linea di incenerimento del forno rotante». Eventuali modiche ai tempi di sospensione del conferimento saranno comunicati in seguito dallo stesso Tecnocasic.

LA NOTA Oltre ai Comuni che conferiscono all'inceneritore consortile di Macchiareddu, la nota in queste ore è stata inviata per conoscenza anche al Servizio riuti dell'assessorato della Difesa dell'ambiente della Regione, anche agli uci per la Tutela dell'Ambiente della Città Metropolitana di Cagliari e alla Provincia del Sud Sardegna.

SERVIZIO SOSPESO Nessun problema per il conferimento e la distruzione dei riuti organici. A creare i disagi maggiori sarà la necessità per i Comuni conferitori di accatastare negli ecocentri i riuti ingombranti e la plastica in attesa che il servizio riparta. Per comprendere meglio la questione basta il dato che una cittadina di circa ventimila abitanti, in condizioni di normalità, conferisce al Tecnocasic ogni settimana un cassone di legno, plastica e materiale tessile. Alcuni importanti centri dell'area metropolitana, come ad esempio Sestu, hanno già fatto sapere che è impensabile creare stazioni di stoccaggio temporanee. Francesco Pinna