Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nell'arena Devinu disponibili altri 2200 posti Teatro per cinquemila Lirico, una nuova sala accoglie

Fonte: L'Unione Sarda
2 agosto 2017

PARCO DELLA MUSICA.

Nell'arena Devinu disponibili altri 2200 posti Teatro per cinquemila Lirico, una nuova sala accoglierà 320 spettatori 


Un parco della musica a dimensione euro-mediterranea. Nasce a Cagliari un polo musicale forte di due teatri e di un'arena all'aperto per complessivi cinquemila posti, in grado di collocare il capoluogo della Sardegna nella prestigiosa top five nazionale.
QUATTRO TEATRI «Per la nostra Fondazione», afferma il Soprintendente Claudio Orazi «si tratta di una vera “rivoluzione”: ai 1640 posti della sala principale si aggiungeranno a breve altri 320 posti del “Piccolo” e i 2.200 dell'arena all'aperto intitolata a Giusi Devinu. Aggiungendo gli altri 8/900 dell'auditorium del Conservatorio di Musica “Pierluigi da Palestrina”, col quale abbiamo chiuso un protocollo d'intenti, arriviamo a una disponibilità di 5.000 posti. Se poi aggiungiamo anche gli altri 5.000 del “Forte Arena“ arriviamo a una disponibilità di 10.000 posti che ben pochi altri distretti musicali possono vantare, in Italia ma anche in Europa».
IL “PICCOLO” Con una spesa di 2 milioni e 250 mila euro già nel corso di quest'anno sarà avviata la realizzazione del nuovo teatro da 320 posti che sarà ultimato tra la fine del prossimo anno e inizio 2019. «Sarà», dice Orazi «l'anello di congiunzione con Cagliari, la città metropolitana e la regione tutta. Meno onerosa e più flessibile, questa sala consentirà l'apertura a diversi generi musicali così come al teatro di prosa o a rassegne cinematografiche consolidando in tal modo il rapporto con il nostro pubblico - che non è solo quello dei melomani - e il dialogo con il mondo della scuola e dell'associazionismo».
LE PAGELLE DEL MINISTERO Per ogni anno di attività il Ministero rilascia una sorta di pagella con una votazione finale che tiene conto di tutte le “materie” (dalla lirica al balletto, dai concerti sinfonici alle opere divulgative). Nel 2013 il Teatro lirico chiuse con un punteggio finale di 771 punti, saliti a 935 l'anno successivo e stabilizzati a 852 nel 2015. «Ci sembra significativo poter sottolineare come, con l'attuale gestione, caratterizzata da un meticoloso controllo dei costi di gestione, questo punteggio si sia quasi raddoppiato, salendo a 1.021 nel 2016 e addirittura (con una previsione al 1 agosto) a 1.302 per l'anno in corso».
TEATRO CHE CRESCE «Parliamo di un teatro che gode di ottima salute», afferma il Soprintendente, «grazie soprattutto all'armonia nei rapporti con lavoratori e produzioni industriali. Basti vedere», precisa Orazi «il nostro cartellone nei mesi di maggio, giugno e luglio con quattro titoli importanti: “Lucia di Lammermoor”, “Rigoletto” al Forte Arena, “Ballo in maschera” e “L'Ape musicale”.
POLO DI PRODUZIONE Non solo musica e spettacolo ma anche “teatro-impresa”, luogo di formazione e di sbocchi professionali per sfatare il luogo comune che vuole musicisti e artisti icone della precarietà. Quello che è stato per Parigi la “Cittadella della musica” o il “Nuovo auditorium” per Roma. «Con il valore aggiunto», dice Orazi «della nostra fortissima valenza identitaria, unica nello scenario europeo e mediterraneo».
IL FUTURO L'investimento più redditizio resta quello sui giovani. In quest'ottica deve leggersi il recente Protocollo d'intenti siglato fra il Teatro Lirico di Cagliari e il Conservatorio di Musica “Pierluigi da Palestrina”. «Nasce un interscambio che va molto al di là della gestione comunitaria di spazi e ambienti. Parliamo di una collaborazione artistica per la valorizzazione di diplomandi e diplomati. In una parola: la nostra scommessa sul futuro».
Paolo Matta