Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Torna il sole su La Paillote

Fonte: L'Unione Sarda
28 luglio 2017

CALAMOSCA. Rinnovate le concessioni. I gestori: «Lavoriamo a una soluzione definitiva»

 

Ieri sera il taglio del nastro a quattro mesi dalla demolizione

 

 

 


«Adesso ci concentriamo sul presente e sul futuro». Fabrizio Merella prova a voltare pagina nel giorno dell'inaugurazione della nuova Paillote. Quattro mesi dopo la demolizione, ieri sera il locale alla fine della strada di Calamosca ha riaperto i battenti grazie al rinnovo della concessione da parte della Regione e alle autorizzazioni del Comune. «Siamo molto contenti, questo per noi è un nuovo inizio e siamo sempre stati convinti di farcela», aggiunge la sorella Valentina che grazie al marito Francois Modesto nel 2001 ha aperto il locale che ha trasformato in un gioiello un angolo di costa abbandonato che in passato aveva ospitato una base militare e lo stabulario.
NUOVA VITA Buona parte delle strutture dovranno essere smontate a fine ottobre, ma l'importante per i concessionari era riuscire ad aprire il più presto possibile per sfruttare parte della stagione estiva e, nel frattempo, continuare a cercare una soluzione a lungo termine.
«Sono contenta che le criticità siano state superate e che la Paillote possa riaprire», commenta l'assessora all'Urbanistica Francesca Ghirra, «si tratta di un luogo molto amato dai cagliaritani e, nonostante le difficoltà, gli sforzi dei concessionari e dell'amministrazione hanno consentito che almeno una parte della stagione estiva sia salva».
LA STORIA Nel 2008 c'era stata la dismissione dal Demanio militare e la proprietà era passata alla Regione, negli anni successivi sono emerse irregolarità sulla gestione degli spazi e le difformità rilevate dagli uffici regionali sono state portate all'attenzione della Procura e del Comune, che nel febbraio 2015 ha emesso l'ordinanza di demolizione. Dopo essere rimasti nel limbo, il 20 marzo scorso la famiglia Merella ha deciso di issare bandiera bianca ed eseguire l'ordinanza di demolizione, da quel momento è stato smantellato il locale che si trova nella parte alta (di competenza della Regione) e le pedane in riva al mare (lì il padrone di casa è il Comune). Una brutta botta che è costata centinaia di migliaia di euro di spese ai concessionari che hanno visto andare tutto in fumo gli sforzi di anni ed è costata anche il posto di lavoro a una ventina di dipendenti.
L'EX STABULARIO «Nel 2002 ho cercato per due volte di fare l'accertamento di conformità ma non è mai stato possibile, poi dopo oltre dieci anni sono arrivati questi provvedimenti», ricorda Luciano Merella che con la carriera in Marina nel 1971 si è trasferito nelle casupole a pochi passi dallo stabulario. È lui che per primo ha visto in quell'area una risorsa sprecata e ha deciso di rilanciarla. «Dove ora sorge La Paillote c'era la discarica dello stabulario e qui intorno venivano lasciati i rifiuti dai militari americani - ricorda - abbiamo pulito tutto e dato il giusto risalto a quel tratto di una costa che ancora aspetta di essere rivalutata al meglio». Da tempo i lavori per la nuova passeggiata sono a un passo dal via, ma quella che diventerà la nuova Calamosca è ancora una strada devastata dalle buche col Comune che ha dovuto anche sistemare alcune transenne dopo la caduta di un motociclista.
I PROGETTI Da ieri sera in quel tratto a pochi passi da Cala Fighera è tornata la luce. Il locale è stato ridimensionato con solo una parte coperta e le uniche cubature riguardano i servizi igienici. «L'importante per noi era ripartire», commenta con un sospiro di sollievo Fabrizio Merella, «per questo ringrazio i nostri avvocati e i nostri tecnici che hanno fatto un ottimo lavoro. Poi ci concentreremo sul futuro perché stiamo organizzando un incontro con tutti gli enti coinvolti per valutare insieme alcuni interventi che potrebbero migliorare la struttura, nel pieno rispetto delle regole».
Marcello Zasso