Rom e sinti, l’Associazione sarda contro l’emarginazione: “Ecco la verità sulla presunta villa con piscina”
Non si trattava di una “villa con piscina”, ma di due immobili dotati di una vasca idromassaggio in disuso e una piscina in completo stato di abbandono e degrado, precedentemente installate dai vecchi proprietari.
«Nel 2012 due giornalisti dell’Unione Sarda, Michele Ruffi e Roberto Casu, diffusero delle notizie secondo le quali il Comune di Cagliari avrebbe assegnato una villa con piscina ad alcuni membri della comunità rom – dichiara durante una conferenza stampa Antonello Pabis, presidente dell’Asce (Associazione Sarda contro l’emarginazione) – Notizia priva di fondamento, non verificata, che però varcò i confini isolani e venne ripresa da vari giornali italiani, con conseguenti episodi di razzismo e atti intimidatori verso i rom e i sinti. Si trattava di due stabili abbandonati e in stato di degrado che però i due giornalisti avevano fatto credere fosse una singola abitazione con tutti i comfort. Cosa assolutamente falsa».
Pabis, a nome dell’associazione, decise di sporgere denuncia contro gli autori degli scritti, finiti a processo ma, poiché la querela non è stata accettata, i due sono stati prosciolti. Tuttavia, il giudice ha dichiarato che i giornalisti avrebbero scritto il falso. «Su uno di loro in particolare pende l’aggravante dell’odio razziale, per cui scatta la procedibilità d’ufficio – ha detto Enrico Marcello, avvocato che ha portato avanti la causa di Asce – La comunità rom e sinti a Cagliari è più integrata rispetto alle altre realtà italiane e il tasso di alfabetizzazione e scolarizzazione dei bimbi è uno dei più alti. È sotto gli occhi di tutti che ai semafori della nostra città non ci sono bambini rom che chiedono l’elemosina».
Alla conferenza stampa erano presenti anche Laura Di Napoli dei Radicali Italiani e della rete Ero Straniero, che chiede alle istituzioni di investire in percorsi formativi per i rom, e alcuni rappresentanti della comunità. Questi ultimi hanno chiesto alla stampa di contribuire a far conoscere la dura realtà a cui sono sottoposti e di fornire un’informazione corretta ai propri lettori per evitare che la diffusione di notizie non accertate scateni l’ira e l’odio di una parte della popolazione.
Da sinistra: l’avvocato Enrico Marcello, il presidente di Asce Antonello Pabis, Laura Di Napoli dei Radicali Italiani e una rappresentante della comunità Rom.