Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

L’Arpas: «Nessun allarme per le acque di Santa Gilla»

Fonte: La Nuova Sardegna
24 luglio 2017

L’Arpas: «Nessun allarme per le acque di Santa Gilla»
I controlli appena conclusi indicano che l’inquinamento non è preoccupante. Pigliaru: «Monitoraggio tempestivo e piena collaborazione con la Procura»
 


CAGLIARI. A Macchiareddu va tutto bene o quasi, l’attività inquinante della Fluorsid sulla quale indaga la Procura non ha provocato danni alle acque di Santa Gilla e ai sedimenti dello stagno, la situazione delle «matrici ambientali» è rimasta quella che era prima che esplodesse il caso giudiziario. Restano aperti gli interrogativi sulle aree messe sotto sequestro e prima di arrivare alle conclusioni si dovrà attendere una settimana perché l’Ispra consegni gli esiti della recente ispezione compiuta nello stabilimento. Ma già adesso, risultati alla mano, i pescatori di Santa Gilla e chi opera nel compendio attorno alla fabbrica dei veleni possono stare tranquilli: l’Arpas, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, assicura che non c’è di che preoccuparsi. «I risultati - è scritto in una nota consegnata ai cronisti - indicano una generale complessiva invarianza delle presenza degli inquinanti nelle matrici ambientali dell’area di Macchiareddu e di Santa Gilla, fermo restando che le aree oggetto di sequestro dovranno essere indagate caso per caso, con piani di caratterizzazione specifici finalizzati alla verifica delle situazioni puntuali». Le comunicazioni rassicuranti sono arrivate ieri mattina, in un incontro coi giornalisti seguito a quello tra il governatore Francesco Pigliaru, l’assessore alla sanità Luigi Arru, l’assessora all’ambiente Donatella Arru e il direttore dell’Arpas Alessandro Sanna con i sindaci interessati alla vicenda Fluorsid. Era stato Pigliaru a convocare un tavolo tecnico permanente interassessoriale, per poi varare un piano straordinario di controlli che ha condotto ai campionamenti partiti il 26 maggio e conclusi il 29 giugno. «Il governatore ha insistito sul «clima di collaborazione tra la Regione, l’Arpas e la Procura» e sulla tempestività dell’attività di controllo e di monitoraggio avviata non appena si sono diffuse le notizie sull’inquinamento di Macchiareddu: «Abbiamo ricevuto l’apprezzamento della Procura e intendiamo proseguire sulla strada della piena collaborazione».

Tornando ai dati: «Le campionature effettuate con il monitoraggio straordinario di maggio nelle 24 stazioni della laguna di Santa Gilla - ha spiegato Sanna - e le determinazioni analitiche dei fluoruri eseguite consentono di escludere la presenza di concentrazioni superiori ai limiti normativi nelle acque e nei sedimenti. Non si hanno dati storici di confronto - ha spiegato ancora Sanna - perché i fluoruri non sono inclusi nel set analitico previsto dalle norme comunitarie per la classificazione dei corpi idrici di transizione». Raffrontando i dati disponibili con quelli appena rilevati, emerge che «le acque sotterranee di Macchiareddu mostrano in generale presenza di contaminanti superiori alle concentrazioni della soglia di contaminazione per numerosi parametri, in particolare fluoruri, solfati, metalli e composti organici. Ma in base al monitoraggio eseguito dall’Arpas dal 2011 ad oggi il quadro complessivo non è migliorato e neppure peggiorato ed è rimasto invariato anche nel 2017». E’ scritto ancora nella nota: «Le concentrazioni di fluoruri nell’area vasta di Macchiareddu mostrano un andamento stabile, mentre nell’area Fluorsid si osserva un decremento a partire dal monitoraggio del 2012». L’Arpas ha rilevato negli ultimi anni un incremento della concentrazione di tricloroetilene nell’area Syndial, che però «non trova riscontro nell’area Fluorsid, dove nel 2016 e 2017 le concentrazioni sono sotto il limite di rilevabilità».

ha chiarito che l’agenzia ha rilevato nell’arco dell’ultimo anno 34 superamenti della soglia di legge per quanto riguarda le polveri sottili, attribuibili a fonti diverse a seconsa delle zone: l’allarme non è scattato perché le norme prevedono interventi solo a quota 35 fuorisoglia.