Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In pochi giorni 150 firme per modificare la viabilità La trappola di Castello Via Mazzini, la chiusu

Fonte: L'Unione Sarda
21 luglio 2017

LA PETIZIONE.

In pochi giorni 150 firme per modificare la viabilità La trappola di Castello Via Mazzini, la chiusura limita l'accesso al rione


Chiusi in trappola. Costretti a fare i conti con tragitti-labirinto, sensi unici alternati, ascensori guasti e, adesso, anche con la chiusura del varco di via Mazzini. I lavori di ristrutturazione in via Manno sono ultimati ma una transenna ancora vieta l'uscita delle auto da Castello attraverso la Porta dei Leoni. «Inaccettabile», sbottano dal rione off-limits: in pieno luglio, esaurita la pazienza, hanno deciso di farsi sentire. È nata così l'iniziativa di una “petizione popolare per il miglioramento della viabilità e dell'accessibilità al quartiere” da inviare al sindaco Massimo Zedda.
MOLTE ADESIONI La raccolta di firme, in pochi giorni, ha ottenuto oltre centocinquanta sottoscrizioni. «Da mesi», si legge nella petizione, «stiamo subendo enormi disagi dovuti alla modifica alla viabilità in conseguenza dei lavori stradali in via Manno e via Mazzini. Ma oggi, dato che i lavori sono conclusi, chiediamo che si provveda urgentemente a riaprire la via al traffico e a ripristinare il senso di marcia»: significa rendere percorribile via Università in direzione della Torre dell'Elefante. L'unica possibilità d'uscita per chi si trova nella zona di via Santa Croce è via Cammino Nuovo, che rischia di diventare un pericoloso collo di bottiglia. Tra l'altro, quella strada è una discesa in cui il passaggio è vietato agli scooter: per chi viaggia su due ruote la difficoltà raddoppia.
LA RABBIA «Siamo stufi, ci sentiamo murati vivi, non abbiamo vie d'uscita». Quello di Simona Ferrari è uno dei tanti nomi di firmatari della petizione: «È molto dura entrare e uscire dal quartiere per accompagnare i figli a scuola». Si aggiunge al coro Ferruccio Sulis, insegnante in pensione: «Ho settant'anni, abitare a Castello sta diventando sempre più problematico. Penso che Zedda stia costruendo una città per soli giovani. Io devo portare la spesa a casa a piedi».
SOLO PEDONI La pedonalizzazione non è un problema: sono tutti favorevoli ma a certe condizioni. «Sono necessarie infrastrutture, parcheggi a prezzi politici», continua Sulis, «si deve dare la possibilità ai residenti di parcheggiare, ai mezzi che devono scaricare le merci di entrare, ai turisti di arrivare da noi». Anche Francesco Viola pensa che la soluzione migliore sia la pedonalizzazione, soprattutto per quanto riguarda via Università: « Che senso ha lasciare che transitino le auto se devono poi uscire da via Cammino Nuovo? Resa pedonale, sarebbe una bellissima passeggiata per i turisti». Inoltre, «in queste condizioni è una strada pericolosa», fa notare Nicola Atzeni, «perché il cartello del senso unico sotto la Torre dell'Elefante è poco visibile: ogni giorno vedo passare decine di auto contromano».
LE DIFFICOLTÀ Alessandro Caruso spiega nel dettaglio quale «giro del mondo» si debba fare per tornare a casa. «La bretella di via Mazzini», dice, «ci consentiva di arrivare subito. Ci sentiamo tagliati fuori, come accessibilità e come raggiungibilità». Non tollerano «la presa in giro. Sono stati conclusi i lavori in via Manno», ribadiscono i firmatari della petizione, «sono terminati ma le transenne che erano state posizionate temporaneamente sono ancora lì». Per Gaetano Verani, docente in pensione, è «uno dei tanti disagi: l'ho considerata una soluzione temporanea», dice, «ma mi piacerebbe sapere quali sono le intenzioni». Tanti parlano di «un quartiere lasciato a sé». Spiegano che «una richiesta informale di riapertura del varco non ha mai ricevuto risposta». Per questo «stufi, vessati da un disegno non discusso e non condiviso», hanno lanciato l'appello: «Firmate».
Veronica Nedrini