Uno studio della Cna evidenzia un'offerta digitale della Sardegna turistica insufficiente L'Isola sul web è soltanto sole e mare
Scarsa promozione su cultura e storia Mare, spiagge e poco altro: la Sardegna delle vacanze vista dal Web si conferma un paradiso estivo per migliaia di turisti, ma quando gli ombrelloni di chiudono l'Isola non regge il confronto con le altre destinazioni del Mediterraneo gettonate anche in bassa stagione. L'offerta digitale della Sardegna turistica, secondo il rapporto commissionato dalla Cna in collaborazione con l'istituto Cresme, «è insufficiente e propone quasi esclusivamente un'immagine dell'Isola incentrata sullo stereotipo della vacanza balneare».
SOLO 620MILA PAGINE I numeri non lasciano spazio ad interpretazioni: nel web si trovano oltre 620 mila pagine dedicate alle vacanze in Sardegna, terzultima località mediterranea meno promossa in Rete davanti solo a Calabria e Corsica. Cifre ridicole rispetto alle 2,6 milioni di pagine pubblicate su Isola Baleari (Ibiza e Maiorca) e litorale della Croazia.
«Oggi la maggior parte dei turisti utilizza il web per informarsi e scegliere la destinazione della vacanza», hanno commentato Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna, «dunque, la dimensione e la qualità dell'offerta di contenuti digitali è un elemento di importanza sempre più centrale».
OFFERTA MONOTEMATICA Ma dall'indagine emerge anche un'offerta turistica della Sardegna quasi monotematica, che ha fatto delle spiagge bianche e del mare cristallino un marchio di eccellenza. Un successo estivo che si sgonfia tuttavia in autunno, a riprova che il miraggio di una destagionalizzazione diffusa resterà tale ancora per molto tempo.
Lo spazio in Internet riservato a mare, coste, cibo e vino dell'Isola occupa il 62% dei contenuti. Un terzo esatto (33%) dedicato esclusivamente all'offerta balneare e un altro 29% alla tradizione culinaria regionale. Appena il 9% delle pagine web sulla Sardegna accenna invece alla storia, all'arte e alla cultura.
SOLE E MARE E POCO PIÙ Non sorprende quindi che dei vacanzieri stranieri intervistati dalla Cna il 74% abbia ammesso di aver scelto la Sardegna per il sole e per il mare e solo l'8% per le bellezze artistiche, culturali e archeologiche. «Uno degli elementi su cui puntare per intercettare una domanda internazionale meno stagionale - hanno aggiunto Piras e Porcu - consiste nell'investire sul rinnovamento dell'immagine della Sardegna nel mondo, ed in particolare in un'ottica di destinazione storico-culturale». Una strategia che secondo un'indagine UE riuscirebbe ad attrarre un terzo dei turisti provenienti da Germania, Francia, Regno Unito, Polonia, Italia e Spagna. (l. m.)