Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Fluorsid, il verdetto Arpas: «Santa Gilla non è inquinata»

Fonte: L'Unione Sarda
21 luglio 2017

Presentati gli esiti dei campionamenti su acqua, aria e terreni della laguna

 

Se anche Fluorsid avesse scaricato materiali inquinanti, l'acqua, l'aria e il suolo di Santa Gilla e Macchiareddu non ne hanno risentito. Quasi un mese di rilievi e campionamenti nella laguna, dal 26 maggio al 29 giugno scorso, hanno condotto a questa conclusione: le aree non sono compromesse.
L'attività di monitoraggio straordinario dell'Arpas (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna) è scaturita dalla recente inchiesta sulla Fluorsid di Assemini per presunto disastro ambientale, legato allo smaltimento degli scarti di lavorazione dello stabilimento, e rientrava tra le azioni promosse dal Tavolo tecnico permanente convocato dalla presidenza della Regione proprio in coincidenza con l'indagine.
ESITI CONFORTANTI «La presenza di inquinanti è invariata, siamo di fronte a risultati confortanti. Se poi si sono effettivamente svolte attività di inquinamento, questo non risulta», ha spiegato ieri il direttore dell'Agenzia, Alessandro Sanna, che con il presidente della Regione Francesco Pigliaru e gli assessori alla Sanità e alla Difesa dell'ambiente, Luigi Arru e Donatella Spano, ha presentato ai sindaci delle zone interessate gli esiti di un mese di lavoro.
Il monitoraggio ha riguardato le acque di transizione e i relativi sedimenti, e anche le acque sotterranee. Ventiquattro stazioni di rilevamento in tutto. Nel primo caso è stato rilevato un superamento della soglia di contaminazione per alcune sostanze: piombo, zinco e mercurio. Ma per queste si registra anche un decremento dei valori medi di concentrazione rispetto ai dati di dieci anni fa.
Quanto alle acque sotterranee, presentano concentrazioni superiori alla soglia per fluoruri, solfati, metalli e composti organici. In entrambi i casi, però, i risultati restano invariati rispetto a quelli che erano stati rilevati negli anni precedenti.
DIALOGO COI SINDACI «Ciò di cui l'Arpas si occupa è vedere se ciò che succede dentro un certo luogo ha delle conseguenze all'esterno», ha precisato il governatore Pigliaru: «Abbiamo ascoltato i risultati di questa attività, ora riprenderà il tavolo tecnico per fare ulteriori valutazioni e stabilire quali siano i passi successivi. Naturalmente ci sono state e ci saranno interlocuzioni precedenti tra noi e i sindaci del territorio».
L'assessora all'Ambiente Donatella Spano ha ricordato che è stata fatta anche un'ispezione dall'Ispra i cui dati, ancora in elaborazione, sono stati inviati al ministero». L'Ispra è l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che fa capo al ministero dell'Ambiente: in questo caso aveva il compito accertare se il ciclo produttivo della Fluorsid sia avvenuto nel rispetto delle prescrizioni Aia, ovvero l'Autorizzazione integrata ambientale di cui ha bisogno un determinato impianto per funzionare. I controlli sono stati effettuati nell'arco di tre giorni, che andavano dal 4 luglio scorso al 6, e i risultati saranno disponibili probabilmente già entro la prossima settimana.
LE REAZIONI Ma questo, ai sindaci dei Comuni che insistono nella zona, riguarda fino a un certo punto. Già oggi possono ritenersi soddisfatti. O quasi. «Tra le altre cose a noi interessava l'aspetto legato alle attività di pesca, visto che dopo le notizie sull'inchiesta, gli operatori hanno denunciato un calo di vendite», ha chiarito il sindaco di Cagliari e della Città metropolitana, Massimo Zedda: «Per questo, in relazione alla salute della laguna, volevamo avere la percezione anche su materiali sui quali non venivano fatte le analisi. Per noi era importante, anche per eventuali ordinanze legate a prodotti e luoghi».
E quindi, da questo punto di vista, ha aggiunto Zedda, «non ci lamentiamo». Ma, ha aggiunto, «resta ancora l'aspetto legato ai siti sotto sequestro e alla dispersione delle polveri, specialmente in passato». Infatti, ha ricordato, «la centralina posizionata dall'Arpas a seguito degli incontri del tavolo tecnico ha ovviamente iniziato il monitoraggio da quando è stata installata, ma da allora di sicuro l'attività delle fabbriche si è ridotta».
Meno positiva la reazione del sindaco di Assemini, Mario Puddu: «È un bene che in città ci sia una nuova centralina e che per la zona di Santa Gilla si possa stare tranquilli», ha ammesso. Tuttavia, «oggi ho appreso che nelle zone attorno alle discariche sequestrate di Terrasili e Su Pillari non è stata fatta alcuna analisi, e questo non è per niente confortante».
Roberto Murgia