Per 35 donne uscire dalla violenza e riprendere in mano la propria vita sarà più facile con le borse lavoro
Sostegno alle vittime per liberarsi dei maltrattamenti e iniziare una nuova vita. Ma anche sensibilizzazione, prevenzione e pari opportunità. Risultato a portata di mano a Cagliari grazie all’alleanza fra Amministrazione comunale terzo settore, associazioni, enti pubblici e mondo dell’educazione, che da oggi potrà contare su “Riconoscere sé. Identità, empowerment, equità”.
“Un altro importante strumento messo a punto da Centro Donna Ceteris, Comune di Cagliari e Fondazione Polisolidale (Sinnai, Maracalagonis e Burcei e Consorzio Sociale), grazie al quale 35 donne, di cui venti cagliaritane, vittime di violenza potranno usufruire di altrettante borse lavoro in aziende e, attraverso di esse, riprendere in mano la propria vita”, ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali e Salute Ferdinando Secchi.
Con un finanziamento di circa 180mila euro finanziati dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si da quindi gambe, ulteriormente, alle azioni congegnate da Palazzo Bacaredda per “prevenire e contrastare le violenze di genere”, ha sottolineato l’assessora Marzia Cilloccu. E nelle stessa direzione guarda anche l’istituzione della Commissione consiliare Pari opportunità che, ha sottolineato la rappresentante della Giunta Zedda, è diventata “permanente”, oltre a prevedere l’apporto di uomini e donne insieme. Fra gli obiettivi, ha concluso Cilloccu, “far approvare a livello regionale la legge sulla cosiddetta doppia preferenza di genere”.
Per Silvana Maniscalco di Donna Ceteris “l’obiettivo del progetto è principalmente quello di restituire dignità alle donne che si vogliono affrancare dalla violenza”.
Nella gremita Sala del Retablo al secondo piano del Palazzo Civico di via Roma 145, stamattina erano presenti anche le consigliere Anna Puddu, Rita Polo e Giorgia Melis che plaudendo all’iniziativa hanno parlato di “ulteriore concretizzazione dello spirito della mozione approvata dal Consiglio comunale due settimane fa” che prevede appunto, la promuovere di azioni e politiche integrate e modelli rispettosi della diversità, favorire un lavoro di rete tra istituzioni e privato sociale, sensibilizzare le scuole nella diffusione di laboratori di educazione socio-affettiva, potenziare le attività dei centri antiviolenza, realizzare un programma di presa in carico integrata con il servizio sociale professionale.
Insomma, “Riconoscere sé. Identità, empowerment, equità” rappresenta un’occasione in più per “spezzare la solitudine delle donne vittima di violenza”.