Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Commercianti in allarme, vendite in calo

Fonte: La Nuova Sardegna
26 maggio 2008

DOMENICA, 25 MAGGIO 2008

Pagina 1 - Cagliari



Giancarlo Deidda: «Flessione con punte negli alimentari e vestiario»





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CAGLIARI. La Confcommercio di Cagliari ha lanciato l’«allarme stagnazione» dopo l’ennesima conferma sull’andamento negativo delle vendite al dettaglio relative al marzo 2008. «La situazione - ha spiegato il presidente della Confcommercio Giancarlo Deidda - riguarda ormai gran parte dei settori, con punte negative nell’alimentare e nell’abbigliamento. E interessa oltre alle imprese di minori dimensioni anche parte della distribuzione organizzata che sta registrando tassi di incremento delle vendite, in valore, più contenute rispetto ai periodi precedenti».
Mentre il prodotto interno lordo cresce (più 0,4 per cento nel primo trimestre 2008), seppure a rilento, i consumi segnano il passo (meno lo 0,2 per cento su base nazionale nel medesimo trimestre). Ma va anche detto che l’aumento del prodotto interno lordo non significa affatto aumento della ricchezza diffusa, semmai solo di quella di alcuni settori dell’economia. Nella provincia di Cagliari, ad esempio, è la Saras che fa aumentare il Pil.
«I consumi interni, ossia quelli riferiti alla popolazione locale - ha aggiunto Deidda - non sono da soli in grado di imprimere una inversione di tendenza che faccia vedere un nuovo trend di segno positivo». Nonostante l’aumento occupazionale registrato dall’Istat (ma in questi dati sono compesi anche i lavori saltuari), le retribuzioni corrisposte ai lavoratori dipendenti non sono in grado di sviluppare nuovi consumi, essendo quasi interamente assorbite da spese fisse indifferibili, quali mutuo casa, assicurazioni auto, ed altre spese di analoga natura.
«La nostra provincia, in particolare, sembra aver perduto, in sostanza, quel ruolo propulsivo che aveva in passato - ha continuato Deidda - basti vedere che il valore aggiunto per abitante nell’anno 2006 è stato pari a euro 17.130, mentre altre province sarde hanno fatto registrare un valore aggiunto assai più elevato (Nuoro 18.153 euro). Confidiamo, quindi, sopratutto nel turismo che nella nostra provincia sta registrando una crescita in termini di qualità e di quantità dell’offerta alberghiera, amche con punte di eccellenza».