L’erba del vicino è sempre più verde, anche in cimitero: le tombe dei caduti italiani in stato di abbandono a San Michele
Al cimitero di San Michele ci sono due terreni disseminati di croci tutte uguali e situati l’uno vicino all’altro. Entrambi sono terreni dove sono stati interrati i caduti militari, ma le differenze tra i due terreni sono sostanzialmente due. Uno, quello in primo piano, ospita le salme dei caduti italiani ed è in un evidente stato di abbandono. Ormai non cresce più un filo d’erba. Il secondo invece ospita le salme dei caduti tedeschi. Intorno alle croci però non terra brulla e secca, ma un rigoglioso e verdissimo prato verde.
Come è possibile che in Italia il sacrario dedicato alla memoria dei soldati italiani sia abbandonato a sé stesso, mentre le aree destinate ai soldati inglesi e tedeschi siano così ben curate? La foto pubblicata da Silvia Podda sul gruppo Facebook “Parliamo di Cagliari” è di un’amarezza disarmante e suggerisce numerosi punti interrogativi. Ciò che invece appare evidente è che qualcosa nella gestione di queste aree dedicate ai caduti non funzioni.
La responsabilità delle aree fa capo al ministero della Difesa che ne cura la sistemazione, la custodia e la manutenzione. Discorso diverso per le due aree dedicate ai soldati tedeschi e inglesi interrati a San Michele, che vengono curate direttamente dai militari dei due Paesi, che si occupano di falciare il prato, regolarmente innaffiato con un sistema artificiale e tenere in ordine. Nel sacrario italiano il deserto, fatta eccezione per la tomba di un soldato, colorata dai fiori che la madre, a distanza di chissà quanti anni, non si dimentica mai di portare.