CASTELLO. L'assessora: «Stiamo lavorando». I manutentori: «Basterebbero 4 mila euro» Guasti e ritardi, rione isolato Vecchi ascensori fuori uso e quelli nuovi sono solo sulla carta
Due vie per il Castello che però resta isolato. Da una parte ci sono i vecchi ascensori, tutti fuori uso a causa di guasti meccanici, dall'altra il progetto per quelli nuovi che ancora restano solo nelle intenzioni del Comune. Nel mezzo c'è un quartiere inaccessibile dove migliaia di residenti aspettano che si trovi una soluzione.
IL PROGETTO Il 6 giugno, l'assessora ai Lavori pubblici Luisanna Marras aveva annunciato di aver trovato un accordo con la Soprintendenza (che inizialmente aveva ostacolato il progetto perché «troppo impattante») e assicurato che dopo la firma del dirigente (entro le 24 ore successive), i lavori sarebbero iniziati con una previsione di sei mesi per l'installazione. «Da allora abbiamo continuato a lavorare, i tempi delle amministrazioni pubbliche sono lunghi ma sono iniziati i sopralluoghi tra la ditta che non ha ancora firmato il contratto e i tecnici comunali in vista dell'accantieramento», assicura oggi l'esponente della Giunta Zedda. «Sui tempi di inizio lavori non mi pronuncio, sono di competenza dei tecnici e non mia».
IMPIANTI ROTTI In attesa che il cantiere per la realizzazione dei nuovi impianti in vetro e acciaio prenda forma, restano i vecchi ascensori, tutti rotti. La manutenzione ordinaria nel 2016 è stata affidata con un contratto triennale alla società Ciam. Tutti gli interventi straordinari però devono essere concordati con l'amministrazione dietro la presentazione di un'offerta economica che viene valutata dagli uffici e messa a confronto con quella di altre ditte specializzate.
A tenere fermo uno degli ascensori di viale Regina Elena è un motore bruciato mentre l'altro fa i conti con una pompa dell'impianto idraulico bloccata, il terzo - che si affaccia sul bastione Saint Remy - ha una guarnizione da sostituire.
GUASTI E PREVENTIVI Sandro Citarei è il responsabile del Comitato tecnico della Ciam: «Abbiamo presentato un'offerta per tutti e tre gli interventi, ma nel caso dell'ascensore più alto è stata preferita un'altra ditta». Per gli altri due, invece, dovrebbero essere proprio gli operai della società che ha una sede anche nell'area industriale di Macchiareddu a rimettere a posto le cose. «Si tratta di lavori che costano qualche migliaio di euro, diciamo che in base alle nostre offerte con 4 mila euro i due ascensori dovrebbero tornare a funzionare. Mentre per l'ascensore di Saint Remy abbiamo già avuto il via libera del Comune, per quello di viale Regina Elena siamo ancora in attesa di una risposta, quando l'avremo avuta bisognerà calcolare circa una settimana per i lavori».
I COSTI La ragione dei ritardi è spiegata dall'assessora Marras. ««Ogni offerta deve essere valutata dall'ufficio preposto. Il punto non è stabilire se l'importo sia alto o basso in linea generale ma se sia una cifra congrua all'intervento richiesto».
Mariella Careddu