La statistica: il costo per un matrimonio in città è al di sotto della media nazionale
2017, l'anno nero di Cupido Promessi sposi superstiziosi: nozze in calo, meglio aspettare
L'amore vince su tutto. Anche sulle spese di un matrimonio da sogno. Ma contro la superstizione nulla può. Così, mentre gli istituti di credito rilanciano pacchetti ad hoc pensati per i promessi sposi, il 2017 sembra destinato a passare alla storia come l'anno nero per Cupido. I cagliaritani pronti al grande passo lo snobbano e rimandano tutto al prossimo anno. Sia mai che la sfortuna legata al numero - per chi ci crede - possa infrangere i sogni gloriosi.
I SUPERSTIZIOSI «Le richieste sono in netto calo», dicono i wedding planner locali. E i dati del Comune lo confermano, dal primo semestre del 2016 a quello attuale mancano all'appello quaranta matrimoni civili. E non va certo meglio al tradizionale rito religioso che si ferma a quota 81, per quasi la metà dei casi (45), a convolare a nozze sono stati residenti. Gli altri no. Il che parrebbe avvalorare la tesi di chi tra gli addetti ai lavori sostiene sia colpa del temuto 17. Data della presunta morte di Gesù, portatore di disgrazie per la Smorfia napoletana e già nella Grecia antica disprezzato dai seguaci di Pitagora. E poi ci sono le spese, perché se l'amore non ha prezzo, il matrimonio lo ha. Ed è pure bello caro.
CARO MATRIMONIO Tredicimila e settantacinque euro: è questo l'importo medio preventivato per i cagliaritani pronti a giurarsi amore eterno. Almeno secondo l'analisi di Compass e di ProntoPro.it, che ipotizzano un matrimonio con cento invitati. Cifra di poco inferiore alla media nazionale (circa 15 mila), e che non comprende gli ulteriori costi aggiuntivi come location, bomboniere e viaggio di nozze. A questo ci pensano i wedding planner. Parola ad Andrea Bettinzoli, titolare della Chapeau Conuslting, sede in via Sonnino e anni di esperienza nel settore. «Partiamo dal fatto che le richieste per il 2017 sono nettamente inferiori, stiamo già lavorando sull'anno prossimo», premette. Sulle cifre non si sbilancia, «sposarsi a Cagliari ha un pezzo variabile, che dipende da una serie di fattori. Di certo a far lievitare l'importo è soprattutto il catering: per ogni invitato la spesa media va dagli ottanta ai cento euro. Poi c'è la location, anche in questo caso si possono spendere anche sedicimila euro, ma per chi non ha grandi pretese anche con duemila si trova qualcosa», sottolinea. Ciò su cui le spose non risparmiano è l'abito bianco: «Si può tagliare su tutto, tranne sul vestito». Così se ne vanno altri duemila e cinquecento euro, circa. Ma lui ha una visione romantica. «Il matrimonio è un lusso per chi si ama».
POLPO NELLA BOWL Ogni aggiunta ha un sovrapprezzo, tra le tante c'è chi meriterebbe un premio per l'originalità. «Una coppia pretendeva che mettessi un polpo vivo dentro una bowl, per fortuna sono riuscita a fargli cambiare idea», racconta Paola Repetto Consoli, altra wedding planner che opera a Cagliari e Roma. «Diciamo che un matrimonio equilibrato e di buon gusto può costare tra i quindici e i ventimila euro. Ma a tavola non aspettatevi l'aragosta», avverte. «La voce più pesante è il cibo, ci sono ristoranti in cui si possono spendere 50 euro a invitato, ma dipende molto dal posto che si sceglie. In molti casi il catering è incluso», precisa. «In percentuale il ricevimento (che comprende location e cibo), incide per il cinquanta per cento, un altro quindici va impiegato per gli allestimenti e il resto va diviso tra musica, animazione e, ovviamente, l'abito. Su cui la sposa non bada a cifre. Ciò su cui si taglia sono le bomboniere». Evviva gli sposi. E buona fortuna a chi sfiderà la superstizione.
Sara Marci