Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

“L'ape” vola di teatro in teatro

Fonte: L'Unione Sarda
14 luglio 2017

CAGLIARI. Il pastiche di Da Ponte debutta stasera alle 21 al Civico di Castello

 

 

 

U n musicista, un tenore sfortunato, un poeta furbacchione e un impresario teatrale sono in fermento per l'arrivo di una cantante lirica italiana nelle Isole Fortunate (metafora di Manhattan). A loro il compito di mettere in piedi una sorta di collage che sfruttando il materiale che ciascuno possiede, faccia conoscere al pubblico la ricchezza della musica italiana.
È “L'ape musicale” (chi più di un'ape va di fiore in fiore?), l'azione teatrale in un atto di Lorenzo Da Ponte, grande librettista della trilogia mozartiana, che stasera alle 21 va in scena a Cagliari, Teatro Civico di Castello. Geniale e sregolato, l'intellettuale veneziano, approdato a New York nel 1805 dopo una rocambolesca fuga da Londra, nel 1830 propose “L'Ape” al Park Theatre, rielaborando le tre precedenti edizioni europee e combinando brani del repertorio lirico dell'epoca, Rossini su tutti.
La regia del pastiche - proposto ora dal Lirico in una rilettura critica che ne fa una prima assoluta - è affidata a Davide Garattini Raimondi. Ad Alessandro Palumbo la direzione di Orchestra e Coro. Maestro del coro Gaetano Mastroiaco. Accompagnamento al fortepiano Giancarlo Salaris.
Beatrice Mezzanotte è Lucinda, Daniele Terenzi Mongibello, Salvatore Salvaggio Don Nibbio, Anibal Mancini Narciso, Mauro Secci Don Canario. L'intreccio musicale andrà in scena a Cagliari, per il ProgettoPaesaggio del Comune, anche lunedì 17, martedì 18 e sabato 22. Lunedì 24 “L'Ape” atterrerà sul sagrato di San Pantaleo, a Dolianova, mercoledì 26 a Su Nuraxi di Barumini, e venerdì 28 a Villaspeciosa (San Platano). A dirigere orchestra e coro, nelle tre date, Fabrizio Ruggero.
L'opera, finanziata da Regione, Stato e Unione Europea, sarà preceduta da un prologo di Antonio Marcotullio: “Bridges”, per tenore, coro e orchestra. Deus ex machina dell'operazione è Francesco Zimei: al musicologo il Lirico ha commissionato la rilettura del pasticcio. E lui lo ha fatto studiando le carte dell'epoca, aprendo i bauli dei cantanti, reinventando una storia nella storia che si annuncia tutta da godere, e da proporre prossimamente a New York. Lo impongono l'internazionalizzazione e quel nome che è un destino: Da Ponte.
Maria Paola Masala