COMUNE. Scompaiono le gradinate: nei 620 metri quadri ci saranno il ring e il tatami
Era lo sport per eccellenza per i sardi: intorno agli anni '60 si decise, così, di realizzare una struttura dedicata, il palaboxe. E, per un certo periodo, svolse quella funzione. Poi, una ventina d'anni più tardi, fu trasformato nell'aula bunker per ospitare il maxi processo all'Anonima sequestri. Terminato il dibattimento, divenne un magazzino, una struttura di fatto abbandonata, abitata solo da colonie di uccelli. Ma, tra qualche mese, il palaboxe rinascerà: sarà una palestra e ospiterà non soltanto il pugilato ma anche le arti marziali, la lotta libera, il sollevamento pesi e la ginnastica a corpo libero.
L'INTERVENTO La rinascita della struttura, diventata un magazzino, costa un milione e trecentomila euro ed è finanziata grazie al progetto del Credito sportivo “Sport missione comune” che concede finanziamenti a tasso zero. Una corsa contro il tempo per il Comune che, nel giro di pochi mesi, ha dovuto realizzare il progetto definitivo (senza il quale non sarebbe stato concesso il finanziamento). E, poi, quello esecutivo, indispensabile per aprire il cantiere. I lavori sono già iniziati: una decina di giorni, l'azienda che ha vinto l'appalto ha provveduto all'accantieramento. L'intervento dovrebbe essere concluso entro febbraio, marzo. «In questo modo», spiega l'assessore comunale allo Sport Yuri Marcialis, «risolveremo i problemi legati al prossimo abbandono del pallone geodetico che sparirà quando cominceranno i lavori per realizzare il nuovo stadio Sant'Elia».
LA STRUTTURA Rispetto al passato, spariranno le gradinate che potevano ospitare 150 spettatori. «Una scelta resa necessaria per avere l'agibilità». E per recuperare superfici da destinare allo sport: gli atleti avranno a disposizione più spazio per gli allenamenti: nei 620 metri quadrati di superficie potranno essere sistemati sia un ring che il tatami per le arti marziali. «In questo modo», riprende Marcialis, «la palestra potrà essere utilizzata contemporaneamente da due società». Modifiche anche agli ingressi. «Che saranno realizzati dalla parte del palazzetto per avere l'impianto completamente a norma». Nessuna gara, dunque, nella palestra. «Ma per gli incontri di pugilato o per le manifestazioni di arti marziali potrà essere utilizzato il palazzetto dello sport».
IL FUTURO La nuova struttura non sarà destinata esclusivamente al pugilato. «Anche perché molte società si sono allargate: alcune, per esempio, alla disciplina tradizionale hanno affiancato altri sport, come il muay thai, la boxe thailandese». A gestire la struttura sarà direttamente il Comune. «Il fatto che, nella stessa zona, ci siano i due palazzetti Coni, il pattinodromo e questa palestra consente di occuparci della gestione senza essere costretti a eccessivi sforzi economici».
Marcello Cocco