In carrozzina per le vie di Cagliari
Lui si chiama Kai Schirrmacher, e da quattro anni è costretto a muoversi in carrozzina. Kai è un tedesco trapiantato da tempo a Cagliari ed è affetto da una malattia degenerativa alle ossa. Kai è anche un atleta, e a luglio compirà a nuoto una traversata da Villasimius a Cagliari. Abbiamo ripreso un breve giro con lui, partendo dal Municipio di via Roma, passando per piazza Matteotti, quindi tornando in via Roma alla ricerca degli scivoli adatti per una carrozzina.
Il risultato è stato desolante: anche laddove sono presenti gli scivoli, ci sono dei pali che ne impediscono l’accesso. Ma anche gli scivoli stessi non sono in realtà tali. Troppo spesso sono dei veri e propri gradini bassi, e anche qualche centimetro, per chi è costretto in carrozzina, può fare la differenza fra pericolo e sicurezza. Per discenderli, è necessaria una piccola impennata con la carrozzina, con il rischio di ribaltamento, oppure, se si volesse affrontare la discesa in modo “normale”, il rischio è quello che le ruote piccole di davanti si impuntino troppo verso il basso e la carrozzella si ribalti
Kai, come abbiamo già detto, è un atleta e ha una grande forza nelle braccia, ma i disabili che non hanno le sue capacità fisiche non possono muoversi da soli per le vie della città. La misura di una società si misura anche attraverso il modo con il quale va incontro alle esigenze dei più deboli. E a volte è questioni di pochi centimentri, che possono sembrare niente per tanti, ma sono fondamentali per altri