Pochi bagnanti colgono i vantaggi della linea Ctm ma chi sceglie l'auto non trova parcheggio
Il Poetto Express sfreccia verso il mare accanto ai mezzi in fila
I gps a bordo sono due: quello “di serie”, certo, che la sala controllo del Ctm utilizza per conoscere la posizione di ogni bus in tempo reale. Poi c'è quello parlante. È il passeggero con jeans lunghi, scarpe, calze e maglia blu a righe, che conversa al telefono col discreto tono di voce che utilizza l'arrotino a bordo del proprio furgone: « Adesso siamo in viale Diaz. No, non all'inizio: vicino all'hotel Panorama ». E via aggiornando, fermata dopo fermata. Chissà che cosa ci fa un uomo tanto vestito su un bus che porta al mare (infondeva malinconia quasi quanto un cronista), chissà perché quel continuo aggiornamento di dati e se all'interlocutrice quelle coordinate interessano.
A BORDO Per il resto, l'atmosfera è balneare. Il “Poetto Express” - la linea del Ctm per chi non ama l'avventura, che consiste nel trovare parcheggio vicino alla spiaggia - trasporta pochi adepti, nella corsa partita alle 11,35 dal capolinea in piazza Matteotti. E anche il traffico, alla fine, fa meno paura del previsto. «Adesso sì, ma tra le 8 e le 10 il mio bus marciava nella corsia riservata, mentre tutti quelli in auto erano imbottigliati e poi faticavano a trovare parcheggio», sorride l'autista Matteo Melis, 31 anni, figlio d'arte (il padre è un suo collega). «E poi, fino alle 11 tutti i sedili erano occupati».
I PASSEGGERI Navigatore umano a parte, all'avvio dal centro città ci sono altre cinque persone, tra cui una giovane coppia americana. In via Roma il bus si arricchisce di altri cinque ospiti, ai quali si aggiungono marito e moglie anziani in viale Diaz: due minispiaggiole, ombrellone con custodia e via, verso il Poetto al prezzo di una normale corsa (o compreso nell'abbonamento).
LE MODIFICHE È una delle novità della linea “Poetto Express”, che prima richiedeva un biglietto specifico, mentre ora valgono quelli normali. L'altra è il percorso: non si svolta più per il parcheggio di scambio a Sant'Elia (a causa dei lavori per il nuovo stadio), risparmiando così un bel po' di minuti, e si giunge fino al litorale di Quartu, quasi a La Bussola, precisamente di fronte al chiosco “Beer beach”. Alle 12,08 il bus è lì, 33 minuti dopo la partenza da piazza Matteotti. Chi scende non deve parcheggiare, chi sale può cambiare tratto di Poetto sul quale stendere l'asciugamano. Senza cercare a lungo un parcheggio che non c'è (ma il discorso non valeva, non ieri, a Quartu, dove uno spazio si poteva trovare) e senza contrattare con un'impressionante quantità di parcheggiatori abusivi. Nel viaggio di ritorno, che inizia tre minuti dopo la sosta nel litorale quartese, il “Poetto Express” di mezzogiorno raccoglie gli anziani, che presidiano il litorale dal primo mattino e battono in ritirata nelle ore più calde, quindi meno confortevoli e maggiormente pericolose per la salute.
I PASSEGGERI Un servizio eccellente (frequenza ogni 18 minuti e aria condizionata), quello del “Poetto Express” del Ctm, ma lo si può scoprire soltanto utilizzandolo almeno una volta. Ed è un problema: vincere la pretesa cagliaritana, sempre più irrealizzabile, di parcheggiare l'auto a fianco alla sdraio non è facile e la resistenza si arrocca, malgrado i tempi più brevi e l'assenza di stress provocato dalla guida nelle code. Fatto sta che, al di fuori delle ore di punta, la presenza a bordo del mezzo in missione speciale al Poetto è ancora deludente, malgrado gli innegabili vantaggi per chi lo utilizza.
LE LINEE Certo, quasi tutte le strade - nel senso di percorsi - dei bus portano a (via) Roma, ma il proverbio non ha mai chiarito che cosa accade nel senso contrario. Nel caso del Ctm, d'estate, pressoché con qualsiasi linea si finisce in spiaggia, quindi il “Poetto Express” - attivo nei weekend dall'11 giugno, tutti i giorni dal primo luglio - ha un serio problema di concorrenza interna. Gliela fanno le linee 1, 9, 30, 30R, M e PF (tutte prolungate fino al litorale, d'estate), oltre che il 3P, il 5Zeeus e l'11: uno schieramento degno del deflusso degli spettatori a un concerto di Vasco Rossi, insomma, ma c'è da dire che in certe domeniche il Poetto diventa la “spiaggia dei centomila”, che oltretutto non troveranno mai parcheggio. Ma siamo ormai al capolinea del ritorno: in piazza Matteotti scendono gli anziani a bordo e l'ex assessora comunale Enrica Puggioni. Tempo di andata e ritorno, un'ora e cinque minuti compresa la sosta al capolinea. In una domenica di luglio è un miracolo, nel paragone con i tempi di percorrenza in auto, ma sembra non bastare per convincere i bagnanti a essere fedeli alla linea. La linea “Poetto Express”.
Luigi Almiento