GIOVEDÌ, 04 GIUGNO 2009
Pagina 2 - Cagliari
Sale l’interesse delle compagnie verso il capoluogo che attrae per storia e gastronomia
Approvato il piano regolatore il porto può crescere
Piace ai turisti l’accoglienza sotto bordo offerta dai gruppi che vengono dai paesi dell’interno
CAGLIARI. Prossima industria della città: il porto storico. Il piano regolatore adesso è operante e i finanziamenti per tutte le opere previste sono in arrivo. L’avvento dei crocieristi sembrava prima un sogno, poi una realtà di piccola dimensione, adesso si è capito che Cagliari diventa sempre di più una meta ambita ricca di interesse per turisti di ogni parte del mondo sempre meno mordi e fuggi. Insomma, dal mare trascurato per decenni arriverà una fonte di ricchezza sempre che, naturalmente, la città sia all’altezza.
Ma non c’è dubbio che il tema crociere sia stato ben compreso da numerosi paesi dell’interno. Cresce la quantità di centri soprattutto non costieri che mandano delegazioni a ricevere i crocieristi proprio sotto la nave. Naturalmente non si tratta di cerimonie politiche ma di una piccola fiera itinerante di tutto il ben di dio gastronomico che singole realtà locali possono presentare, condito con il folclore elegante dei costumi e il ballo tondo al suono delle launeddas e delle fisarmoniche che tanto interesse suscita in viaggiatori abituati a girare il mondo e a riconoscere ciò che non è ancora contaminato dalla modernità.
Da un’idea dell’autorità portuale di accogliere i turisti portando sotto bordo i prodotti della nostra terra e quindi con le apprezzatissime degustazioni, c’è ormai la fila per presentarsi e proporre ciò che di buono offre la tradizione locale in un crescendo di qualità. Si fanno anche piccoli affari perché i turisti sono ben pronti a comprare prodotti confezionati secondo norme igieniche precise e di aspetto accattivante. Ma quest’anno sono state in fondo soltanto prove generali: dalla prossima stagione Royal Carribean moltiplicherà gli arrivi e migliaia di turisti si riverseranno nelle stradine del centro storico. Ha preso piede una proposta cosiddetta di nicchia: i turisti arrivano a Cagliari (ma è un altro armatore ad assicurare questa offerta), prendono un pullman per raggiungere una rinomata festa paesana o un’altra opportunità turistico-culturale, trascorrono la notte in un agriturismo e poi riprendono la nave che ha viaggiato vuota nella notte ad Alghero. Vale anche il contrario: si scende ad Alghero e si arriva a Cagliari dove ci si reimbarca non prima di aver fatto una visita alla città. Due anni fa l’autorità portuale fece un piccolo test ai crocieristi chiedendo loro cosa fosse andato e cosa no nella visita a Cagliari. E’ piaciuta sempre la gastronomia, non ha trovato consensi il sistema dei servizi: dai bagni pubblici alla disponibilità di taxi Cagliari non è stata recepita come una città particolarmente organizzata. Un’altra critica è stata mossa sulla cartellonistica: bisogna sapere dove andare perché altrimenti, dal porto, non ci sono cartelli che guidino verso le mete più prestigiose della città che, tra l’altro, non sono lontane.