La Flai Cgil esulta per la conclusione della vertenza dopo la mobilitazione e quattro scioperi
Ritirato il nuovo bando: sarà introdotta la clausola di solidarietà
Alla fine si è convinto anche il dirigente del servizio verde pubblico Claudio Maria Papoff per cui nei bandi sarà finalmente inserita la clausola di solidarietà, che consentirà di riassorbire i sessanta lavoratori che rischiavano di restare a casa.
È finalmente arrivata a una soluzione positiva la complicata vertenza sui nuovi appalti comunali per l'affidamento delle manutenzioni dei giardini e delle aree verdi del Comune, nei quali non era stata prevista la riassunzione, da parte delle ditte vincitrici, dei giardinieri e degli operai qualificati in servizio da anni presso altre società.
IL SINDACATO ESULTA Una battaglia condotta in prima fila dalla segretaria della Flai Cgil Valentina Marci che oggi può dunque esultare: «Il dirigente ha finalmente ritirato il contestato bando per l'affidamento del servizio di verde pubblico a Cagliari - annuncia in una nota -. Esattamente come chiesto dal nostro sindacato nella lunga battaglia che ha spazzato via ogni dubbio sull'obbligo di inserire la clausola sociale nell'appalto». Dopo 46 giorni di mobilitazione, quattro scioperi e sette sit-in davanti al Comune e alla sede del Servizio del verde pubblico, i sessanta lavoratori che rischiavano di restare senza lavoro, alcuni dopo venti anni di servizio nelle varie ditte che si sono succedute, l'hanno dunque spuntata.
LE TAPPE Il problema era nato in quanto il capitolato era stato pubblicato appena un giorno prima che entrasse in vigore il nuovo Codice degli appalti, in cui si fa appunto esplicito riferimento alla clausola di solidarietà. Dopo la proclamazione dello stato di agitazione, era intervenuto anche l'assessore Paolo Frau, che non aveva però garantito un intervento sui bandi: «La nostra stella polare è il rispetto delle norme - aveva spiegato -, nel bando è stato dato il maggior peso possibile alla fidelizzazione per dare garanzie ai lavoratori attualmente occupati, ma nei limiti della ragionevolezza e senza sacrificare il principio della concorrenza. Credo che la storia di questi anni parli chiaro: siamo sempre riusciti a garantire la continuità del lavoro per tutti senza sacrificare nessuno e così accadrà anche stavolta».
L'INTERVENTO DECISIVO Sulla questione era però intervenuto anche il direttore generale del Comune, Maria Cristina Mancini, che aveva scritto al responsabile del servizio Verde pubblico, Claudio Maria Papoff, dando sostanzialmente ragione alle rivendicazioni del sindacato. A quel punto la Flai Cgil era tornata alla carica, proclamando altri tre giorni di sciopero e annunciando un inasprimento della mobilitazione. «Ci aspettiamo che il dirigente recepisca immediatamente l'indicazione contenuta nella lettera e nella delibera e, in attesa di riscrivere il capitolato, proroghi il servizio attuale», aveva scritto la scorsa settimana la segretaria Marci.
PIÙ GARANZIE E ora che la battaglia è stata finalmente vinta, dalla Flai Cgil sottolineano l'importanza del risultato ottenuto, che va al di là della singola vertenza. «Decisiva - ha spiegato Valentina Marci - è stata l'azione del Direttore generale e del Segretario comunale, intervenuti per chiarire al dirigente il quadro normativo di riferimento. I sessanta operatori che da vent'anni si occupano di verde pubblico non rischiano di perdere il posto di lavoro, così come garantisce l'inserimento della clausola sociale in base al Codice degli appalti ma anche nel rispetto di una delibera comunale del 2012 che fissa il principio per cui la continuità lavorativa deve essere salvaguardata». E conclude: «La soluzione di questa vertenza offre una prospettiva nuova e importante sul sistema degli appalti in generale e può fare da apripista ad altre situazioni in cui le amministrazioni appaiono titubanti sull'inserimento della clausola sociale».
M. Le.