LA REPLICA.

La società Ottolini e il capannone di via Dante «Bonifiche avviate in autonomia»

Non hanno avuto necessità di alcuna sollecitazione da parte di Asl e Comune. La società Ottolini che nei giorni scorsi ha avviato la bonifica dall'amianto del capannone di via Dante replica all'assessora all'Igiene del suolo pubblico Claudia Medda. L'esponente della Giunta Zedda aveva dichiarato che l'intervento era arrivato dopo «una segnalazione della Asl e l'intervento dell'amministrazione». Invece, la pratica avviata dalla Ottolini per la rimozione e lo smaltimento delle lastre di eternit risale al 2013, data in cui venne stipulato un contratto d'appalto con una ditta specializzata. Ma la prima «autodenuncia», spiega l'avvocato della Ottolini Alberto Ippoliti, è del 1996. Da allora ci sono state perizie e sopralluoghi che hanno portato all'operazione di rimozione e smaltimento che il 27 giugno scorso ha mobilitato anche i condomini dei palazzi vicini, informati dell'intervento straordinario ai quali è stato consegnato un decalogo con le regole da rispettare durante la bonifica.