La rassegna teatrale di Cada Die, stasera il debutto
I Capitani Coraggiosi non temono il caldo. Perciò l'organizzano d'estate, la loro rassegna di teatro, musica e giochi. Alla Vetreria di Pirri, cinque date, nel programma dei Cada Die che in questo bello spazio che comunica col parco, hanno sede e laboratori. Si inizia oggi, alle 21,30, con “Tre bottoni e la casa con le ruote” , un lavoro ispirato a Gianni Rodari e messo in scena da Francesca Pani e Lara Farci, architette e attrici. I testi originali delle canzoni sono stati scritti da Andrea Serra, il maestro poeta; la colonna sonora è orchestrata da Mauro Mou e Matteo Sanna. La regia di Mauro Mou sottolinea il concetto di accoglienza, tra le righe della storia di un falegname, costretto ad andare via dalla città per mancanza di clienti, che si costruisce un'abitazione mobile che possa girare il mondo e aprire le sue porte a chiunque voglia entrarvi. Due ore prima s'inaugura l'installazione curata da Cultarch-Facoltà di Architettura dell'Università di Cagliari: fili, matite, pochi arredi in queste stanze fatte di pareti cedevoli che si muovono al vento del cortile.
Secondo appuntamento, domani, con “Filastroc-che'n'roll e l'Armeria dei Pirati”. Ovvero il duo Renzo Cugis e Gianfranco Liori per un concerto “mostruosamente rock” eseguito con la complicità delle chitarre cattive di Samuele Dessì, della chitarra bassa bassa di Andrea Lai, del violino malinconico di Diego Deiana e dei tamburi di battaglia di Mario Marino. Il 13 luglio, a suonare sono i “Musicanti di Brema”, fiaba celebre dei Fratelli Grimm rielaborata da Riccardo Rombi. Ai Camillocromo (Giovanni Delfino, Francesco Masi, Jacopo Rugiadi, Rodolfo Sarli, Gabriele Stoppa) il compito di accompagnare con fisarmonica, tromba, clarinetto, trombone e batteria le imprese degli animali che mescolano tutti i ritmi per comporre una sinfonia dagli echi universali. Opera creata da un gallo francese, un cane balcanico, tre gatti sudamericani e un asino romagnolo.
Il 20, un must dei Cada Die. Il collaudato e pluripremiato “Più veloce di un raglio”. Tratto da una novella di Luigi Capuana, vede come protagonisti Mauro Mou e Silvestro Ziccardi in collaborazione con Alessandro Lay, Giampietro Guttuso, Giovanni Schirru e Tatiana Floris. L'eroe qui è un somaro, vecchio e spelacchiato ma scattante come un giovincello. Ultima serata, il 27. Sempre di giovedì, sempre alle 19,30, “Rosmarino a caccia grossa”, di Giancarlo Biffi con le luci di Emiliano Biffi, il suono di Matteo Sanna e le immagini di Valeria Valenza. E con la leprotta Durke, il pipistrello Corteccia e il Gufo Rosmarino innamorato.
Noi desideriamo, dicono i promotori di questo festival destinato ai bambini e gradito anche agli adulti, che la Vetreria, il giardino, il loggiato attirino le persone. Anche solo per prendere il fresco, scambiare due parole, sedersi su una panchina. O intrattenersi nel Caffè Ludico che inventa o riscopre ogni sorta di giochi da farsi con le mani. Capitani Coraggiosi è innanzitutto una festa. Possiamo accogliere circa trecento spettatori, in uno spazio tranquillo, facile da controllare e allo stesso tempo arioso. Il palco è già allestito, il vicinato avvertito, i prezzi abbordabili. Cinque euro, per assistere nelle tiepide sere estive a spettacoli pieni di note, parole, significati.
Alessandra Menesini