Ombrelloni, sdraio e lettini: i prezzi degli stabilimenti. E i chioschetti si attrezzano per la clientela internazionale
Il sindacato gestori: «La spiaggia? Mai stata così pulita»
Stagione al via al Poetto: ecco i prezzi per cabine e ombrelloni e l'offerta dei chioschetti. Il sindacato dei gestori: «Pulizie mai così efficienti, ora mano pesante con i bagnanti incivili».
Passato il “ponte”, lungo ma grigio, del 2 giugno, e alghe permettendo (nei giorni scorsi se ne sono spiaggiate un bel po' nel tratto oltre l'ospedale Marino) il Poetto si prepara ad affrontare la stagione estiva 2009.
PREZZI Gli abbonamenti, contrariamente a quanto si sta registrando in altri litorali (vedi costa adriatica, dove qualche stabilimento regala il gelato a chi noleggia lettino e ombrellone e altri hanno introdotto una sorta di happy hour pomeridiana, con prezzi dimezzati), non costeranno di meno che in passato. Come avevamo anticipato tre mesi fa, gran parte delle tariffe è rimasta stazionaria. La cooperativa Golfo degli Angeli, cui fanno capo sette stabilimenti, ha optato per un aumento dei prezzi del 4 per cento: ombrellone e lettino singolo, quest'anno, costano 440 euro. Il Lido ha lasciato invariati quelli per la cabina di prima classe (2.300 euro per l'intera stagione, la più costosa della spiaggia) e aumentato di 50 euro l'abbonamento per le cabine di seconda e terza classe. Invariati i prezzi al D'Aquila: cabina di prima classe a 2.260 euro, ombrellone con due tessere 450. All'Ottagono, tre mesi fa, i prezzi non erano ancora stati definiti. Eccoli: cabina di prima classe (per sette persone, ombrellone in prima fila, posto auto), 1.720 euro; quella di seconda classe (per sei persone), 1.400; l'ombrellone con lettino e posto auto, 610.
I CHIOSCHETTI Il resto delle concessioni demaniali, sul Poetto (38 in tutto, per circa 112mila metri quadri di spiaggia) riguarda i chioschetti. Tanti, impossibile nominarli e raccontarli tutti e ingiusto selezionarne solo alcuni. In tutti si trovano bevande e cibo: dai panini fino a piatti più elaborati, passando per le ormai classiche insalate. Si va dal chiosco in stile più ruspante (sedie in plastica andante e tavolino coordinato) ad altri che ormai hanno puntato decisamente su eleganza e design e su personale in grado di parlare più lingue straniere in modo da poter accogliere anche gli ospiti degli alberghi cittadini. Alcuni hanno anche un tratto di spiaggia in concessione e affittano ombrelloni e sdraio: la media dei prezzi oscilla tra i 4,50 e i 5 euro al giorno a persona. Altri puntano sullo sport, con campi di beach volley o le lezioni di kyte surf. «L'offerta sta crescendo di anno in anno», assicura Maurizio Marongiu, uno dei consiglieri d'amministrazione della cooperativa Poetto Service, che riunisce buona parte dei chioschetti: «Anche se la filosofia, per tutti, è sempre quella di non fare il passo più lungo della gamba». Insomma, niente novità radicali: avanti piano.
PULIZIA La novità positiva è piuttosto la pulizia dell'arenile, che il Comune ha fatto partire in anticipo rispetto agli anni scorsi: «Mai visto un lavoro così perfetto», giura Alessandro Murgia, referente per Cagliari del Sib, il sindacato italiano dei balneari. «Sono rimasto personalmente meravigliato. Sono anche aumentate le oasi ecologiche, con i contenitori per i rifiuti già differenziati collocati a distanze regolari lungo tutta la spiaggia». Anche i bagni pubblici (wc, lavabo e docce) sono ben tenuti e vengono puliti con regolarità.
RONDE ANTI-SPORCIZIA «Il problema - riprende Murgia - resta l'inciviltà dei bagnanti: non siamo nordici, c'è poco da fare. In spiaggia si trova di tutto: dai mozziconi di sigaretta alle cartacce alle pericolosissime bottiglie. Proprio per evitare di spaccarle, ogni mattina ci sono degli operatori che passano a piedi e le raccolgono prima che passino le macchine puliscispiaggia». Secondo il sindacato dei gestori, occorrerebbe un intervento più deciso nei confronti di chi sporca: «Non penso alla repressione», spiega Murgia, «ma all'educazione, visto che certi valori purtroppo non li impariamo né a scuola né, spesso, in famiglia. Penso a dei cartelli con l'indicazione delle sanzioni per chi lascia rifiuti in spiaggia e delle persone in divisa che, almeno inizialmente, facciano notare le infrazioni e ricordino a chi le compie che rischiano delle sanzioni». Poi, se non bastassero gli avvertimenti, giù multe. Linea dura, insomma.
MARCO NOCE
04/06/2009