I posti barca sono 85. Rinasce via Roma
Da oltre tre secoli s'invoca Sant'Efisio, da queste parti, quando non si riesce a risolvere un problema. L'ha fatto notare l'arcivescovo, monsignor Arrigo Miglio, mentre ieri mattina impartiva la benedizione alla nuova Darsena per i pescherecci durante la cerimonia di inaugurazione. Ora quel porticciolo sul lato di via Sa Perdixedda, poco lontano dal ponte della Scafa, si chiama “Sant'Efisio”: una denominazione a metà tra ex voto e polizza assicurativa, considerate le prestazioni del Santo in passato.
La Darsena c'è, i pescherecci non ancora. «Arriveranno tra pochi giorni: dobbiamo solo firmare», fa notare il comandante della Capitaneria di porto Roberto Isidori, nella sua qualità di commissario straordinario dell'Autorità portuale, «la concessione al consorzio di associazioni della pesca professionale».
Otto milioni di euro per un porticciolo che può accogliere 85 pescherecci: 40 sotto i dodici metri, 30 tra i diciotto e i trenta, 15 dai trenta metri in su. Massimo Deiana, assessore regionale ai Trasporti e prossima Autorità portuale - dopo aver salutato il predecessore fatto sloggiare per via giudiziaria, Piergiorgio Massidda - festeggia «la piena applicazione del Piano regolatore portuale varato ormai quindici anni fa». Il senatore di Forza Italia Emilio Floris, padre di quel Piano (era sindaco), annuisce in tribuna mentre la Banda musicale della Brigata Sassari accompagna con le sue note la cerimonia. «Si restituisce il porto storico alla città», aggiunge l'assessore, «dopo lo spostamento di pescherecci, traghetti e merci».
Dunque, davanti a via Roma ci sarà la nautica da diporto (cioè quella turistica), che darà spettacolo di sé alla città, la quale a sua volta offrirà il proprio waterfront mozzafiato (per chi arriva dal mare) finalmente a turisti e cagliaritani, e non a equipaggi di navi merci e a pescatori che lo conoscono a memoria. «Proprio chi lavora sui pescherecci», ha ricordato il commissario dell'Autorità portuale, «può ora contare su una Darsena Sant'Efisio attrezzata r presto collegata al vicino Mercato ittico, per un commercio a chilometri zero la cui filiera potrà rispettare pienamente tutti gli standard igienico-sanitari». Proprio al “reggente” dell'Autorità portuale si rivolge la vice sindaca Luisa Anna Marras, ringraziandolo per la collaborazione costante con il Comune nel regalare un nuovo ruolo al porto storico di via Roma.
L'impressione, alla fine, è che a guadagnare dalla nuova Darsena Sant'Efisio siano un po' tutti: i pescatori, certo, ma anche i croceristi (ora costretti in una delle zone meno belle del porto e costretti a usare i bus-navetta per raggiungere il centro) e i proprietari delle imbarcazioni da diporto. Soprattutto ci guadagna Cagliari, vista sia da terra sia dal mare.
Luigi Almiento