Autore: Ennio Neri il 26/06/2017 14:16
di Ennio Neri
Liquami in strada. Un disagio che ormai a Sant’Elia fa parte del paesaggio. Ma i 40 gradi che incombono sulla città peggiorano la situazione e rendono l’aria asfissiante. Siamo ai palazzi Gariazzo, in via Schiavazzi, quartiere Sant’Elia. Gli alloggi sono di Area.
“Siamo peggio del terzo mondo”, attacca Anna Puddu, consigliere comunale dei Progressisti sardi, che se la prende contro Area, “con questo caldo è impensabile lasciare le famiglie in condizioni simili”.
Un motivo in più per lottare, anche se ormai alle proteste a Sant’Elia sono abituati. La prossima battaglia è quella legata al piano delle demolizioni e ricostruzioni degli alloggi di Area. Secondo i piani di Area, gli abitanti verranno trasferiti in residenze temporanee che potranno essere individuate anche nell’hinterland (Assemini, Elmas, Quartu, ecc). Quindi: il trasferimento altrove non è certo. Ma anche solo l’ipotesi dell’esodo turba i sonni di 265 famiglie, di quelli che amano vivere nel rione e che non vogliono abitare in nessun altro posto del mondo per motivi di lavoro o perché necessitano per vivere al meglio sui rapporti di buon vicinato costruiti negli anni.
Gli abitanti chiedono di sedersi ad un tavolo assieme ai tecnici di Area e Comune per cercare una soluzione e realizzare a Sant’Elia anche le residenze temporanee.