Autore: Ennio Neri il 26/06/2017 19:30
“Le superillas a Cagliari? E perché no?” Le superillas, gli isolati pedonali e a misura d’uomo, fiore all’occhiello delle politiche urbane di Barcellona, si possono realizzare anche nel capoluogo sardo. che può tranquillamente ambire anche ad una movida sicura. E c’è chi guarda a via della Pineta e piazza Giovanni XXIII.
Parola di Josep Maria Montaner, assessore alle Politiche per la casa della città catalana. Montaner è stato oggi ospite nella commissione comunale Urbanistica, aperta a tutti i consiglieri di Cagliari e di Pirri per il confronto tra le politiche cagliaritane e quella della grande metropoli spagnola.
L’esponente della giunta di Ada Colau ha raccontato la trasformazione della città, il coinvolgimento della società, nuovi modi di abitare collettivo e qualità degli spazi pubblici. Grande interesse per il racconto della creazione della prima SuperIlla, Superman San, SuperBloque: grandi isolati in cui gli spazi pubblici delle strade passano da spazi esclusivi per le macchine a spazi per i pedoni, i bambini, la socialità.
“A Barcellona il progetto umano è più importante di quello urbanistico” ha dichiarato l’assessore catalano, che ha raccontato della guerra fatta agli speculatori e lo spazio aperto ai privati che si sono accontentati di margini di guadagno più modesti nel nome del bene pubblico. Principi alla base di una pianificazione complessiva di una città in cui portare avanti la lotta alle disuguaglianze urbane e per il diritto alla casa e alla città. In proposito Montaner ha elencato tutti i progetti di edilizia pubblica in corso a Barcellona, necessari dopo l’esplosione della crisi che ha lasciato senza casa tantissime persone. Ha poi sottolineato la lotta al parcheggio in centro a favore del potenziamento dei mezzi pubblici.
“Interventi precisi, attenti, curiosi e stimolanti da parte di tutti i consiglieri che hanno partecipato”, ha dichiarato Matteo Lecis Cocco Ortu, presidente della commissione Urbanistica, “una bella giornata per la nostra amministrazione con un respiro alto ed europeo”.
“Piuttosto che inventare è meglio riproporre modelli positivi”, ha dichiarato Francesca Ghirra, assessore comunale all’Urbanistica che ha ricordato come Cagliari, “pur non avendo la forza di Barcellona è impegnata nell’housing sociale, nella riqualificazione degli alloggi pubblici e degli spazi verdi”.
“Mi affascina molto l’idea dei super isolati”, ha dichiarato Paolo Frau, assessore alla Cultura, “e penso all’isolato progettato da Adalberto Libera tra via della Pineta e via Pessina e alla zona di piazza Giovanni XXIII”. Montaner ha dichiarato che fare le superillas a Cagliari, sarebbe meno complicato a che a Barcellona, anche se occorre poi “studiare bene i problemi, come il carico di traffico nelle zone limitrofe e le ricadute sulle attività produttive”. L’assessore catalano ha anche ricordato la svolta di Barcellona sul turismo (“ora pensiamo più ai cittadini e meno ai turisti”) e sulla movida(“la polizia è in constante contatto con l’amministrazione comunale”.