Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Recupero entrate, ritardi e disfunzioni»

Fonte: La Nuova Sardegna
26 maggio 2008

LUNEDÌ, 26 MAGGIO 2008

Pagina 19 - Cronaca



Comune, l’opposizione accusa la giunta: «Molti uffici non comunicano tra loro»



Depau: presenteremo un emendamento per migliorare i servizi

ROBERTO PARACCHINI
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CAGLIARI. La collaborazione con la Guardia di finanza da parte del Comune va bene, ma non «deve essere di facciata», sottolinea Ninni Depau, capo gruppo in consiglio comunale del Pd, che in settimana presentarà un emendamento al bilancio (che sarà discusso in aula da mercoledì) per rendere «efficace l’organizzazione delle entrate. Oggi sono troppi gli arretrati e le disfunzioni amministrative».
Ogni anno migliaia e migliaia di cagliaritani ricevono una lettera da parte del Comune in cui gli si domanda di mettersi in regola per «una serie di arretrati nei pagamenti, ma si tratta sempre di richieste che risalgono ad almeno cinque anni fa», continua Depau. Nella relazione previsionale del Comune per il bilancio si legge che l’attività di accertamento del tributo «richiederebbe, per conseguire risultati significativi, ai fini di un incremento dell’entrata, un necessario potenziamento dell’ufficio sempre più gravato dall’intensificarsi delle attività di carattere ordinario, con la conseguenza di una progressiva diminuzione dell’attività di accertamento e di lotta all’evasione». E queste sono cose «che sono state scritte dagli uffici - precisa Depau - la dimostrazione di queste carenze sta nel fatto che le richieste di conguaglio, ad esempio, riguardano arretrati di cinque anni fa, limite massimo prima della prescrizione, che rende nulla la richiesta».
Non solo, secondo il Pd, la situzione è molto più grave: «In relazione alle aree fabbricabili, i cui introiti sono nettamente inferiori a quelli potenzialmente conseguibili e la cui attività di verifica è strategicamente rilevante per incrementare le entrate, l’amministrazione è carente. Secondo le aree fabbricabili la città potrebbe avere volumetrie per 210mila abitanti, mentre oggi ne ha 160mila. Il che significa che molti terreni sono edificabili e questo, una volta verificato, comporta il pagamento di un’Ici adeguata». Ma per muoversi in questo settore, continua Depau, «sono necessari accertamenti tecnici-catastali circa la consistenza e il valore imponibile dell’immobile, la titolarità delle proprietà, le potenzialità delle aree edificabili ecc., col relativo sistematico incrocio di diverse banche dati».
A parole tutto sembra facile. «Peccato, però - sottolinea il capo gruppo del Pd - che a Cagliari non esista uno scambio di informazioni sistematico neppure fra gli uffici della stessa struttura comunale, figurasi un’anagrafe generale completa. Basti pensare alle sanatorie e ai condoni (relativi ad abusi edilizi che comportano modifiche di superficie e variazioni catastali, e quindi incrementi di Ici e Tarsu) e le cui informazioni non vengono trasferite neppure da un piano all’altro dello stesso stabile comunale».
A tutto questo, poi, si aggiunge anche un altro fatto «molto grave: il personale che per decenni aveva lavorato ai condoni, all’interno di uno specifico cantiere di lavoro, è stato trasferito ad altri uffici dopo la stabilizzazione».
Per questi motivi «il Pd chiederà, in sede di discussione del bilancio, che si potenzino gli uffici tributi in termini sia di organico che di strumentazione tecnica adeguata, attraverso uno specifico progetto, come condizione per una efficace lotta all’evasione fiscale». Questa battaglia, però, «deve riguardare anche l’Icp (imposta sugli impianti pubblicitari) e la Tosap (occupazione del suolo pubblico) dove l’evasione e l’abusivismo hanno raggiunto livelli scandalosi, sia per la mancata regolamentazione che a causa di una gestione assolutamente inadeguata, con concessioni in deroga (all’esattore) senza alcuna gara d’appalto fino al 31 gennaio scorso». Infine non va dimenticato «che i cagliaritani pagano la Tarsu (tassa sui rifiuti) più alta d’Italia (oltre 230 euro pro-capite) anche a causa di una raccolta dei rifiuti assolutamente irrazionale».