Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Boicotteremo il Betile se non ci sistemerete le case»

Fonte: L'Unione Sarda
29 aprile 2008

Incontro con i residenti sotto i palazzi Del Favero. «Ci sono i soldi per sistemare i palazzi, che non saranno demoliti».Si sono incontrati in mattinata durante le celebrazioni per Sa die de sa Sardigna . «Questo pomeriggio vado a Sant'Elia: vieni anche tu?», questo l'invito rivolto dal presidente della Regione Renato Soru al sindaco Emilio Floris. Ma il primo cittadino aveva già preso un impegno e, a malincuore, si è ritrovato costretto a bruciare l'invito (che ha girato al presidente della commissione Urbanistica Massimiliano Tavolacci). La ragione della visita nella borgata? Un incontro con gli abitanti per parlare della riqualificazione e del Betile. Dell'accordo di programma, sottoscritto da Soru e Floris e non ratificato dal Comune, per intendersi.Un incontro non facile, ovviamente. Per gli abitanti del borgo quelle dei politici sono solo parole: a loro di accordi di programma, di protocolli d'intesa non gliene frega niente. A loro interessa vivere solo in abitazioni dignitose dove il degrado (causato, spesso, dalle mancate manutenzioni) non sia più di casa. Un concetto espresso chiaramente dalla petizione popolare, indirizzata a Soru e Floris, che è circolata prima dell'arrivo del presidente della Regione.E che ha continuato a circolare anche quando Soru è arrivato a Sant'Elia. Solo che, insieme agli scritti, il governatore si è ritrovato a fare i conti con le parole. Con quelle, in particolare, di una “gloria” del posto, quel Billo Vistosu, ex campione calcistico e proclamato, furor di popolo, portavoce del quartiere. Vistosu si è preoccupato di organizzare una conferenza stampa volante, ha recuperato le sedie per accogliere i presenti in un cortile sotto palazzo Del Favero. E ha cercato un megafono per permettere a Soru di raccontare le sue verità.Poi lo ha incalzato, affiancato da un altro campione del passato, l'ex pugile Natalino Caredda, vestito di maglietta con il volto del Che. «Non pensate di fare il Betile senza rimettere a posto le nostre case. Ve lo impediremo». Questo il messaggio recapitato a Soru. Il quale ha accettato tutte le responsabilità delle amministrazioni pubbliche. E ha proposto di chiudere con il passato. «Su Sant'Elia Comune e Regione stanno cercando di dialogare». Anche perché qualcosa si può fare. «Adesso Area ha un sacco di soldi per rimettere a posto questi palazzi». E, giusto per chiarire le intenzioni, ha puntualizzato. «Prima pensavamo di buttar giù i palazzoni. Gente più esperta di noi ci ha spiegato che possono essere ristrutturati e riqualificati».Parole accolte dagli abitanti del quartiere. Che, però, adesso vogliono opere. E vogliono essere protagonisti. «Ma non si farà nulla senza il coinvolgimento del quartiere», ha chiosato l'assessore comunale all'Urbanistica Gianni Campus. Un'oretta di discorsi, di scambi di vedute. Conditi anche da un'ispirazione peronista del governatore. Che, giusto per concludere la serata, ha fatto un giro per i palazzoni, chiudendo addirittura con una visita a casa di Billo Vistosu. «Ma adesso aspettiamo i fatti», ha chiuso l'ex campione di calcio.MARCELLO COCCO 29/04/2008