Nato da un'idea degli alunni dell'istituto Giua. Potrebbe essere messo in vendita entro breve Monopoli? No, Casteddopoli Il gioco di società per la conquista del bastione di Saint Remy
Vicolo stretto, parco della Vittoria, viale dei Giardini, diventano Porta Cristina, la Torre di San Pancrazio, il bastione di Saint Remy. Monumenti da acquistare e conquistare, secondo le regole del gioco. Un gioco di società nuovo, made in Cagliari , che non diverte soltanto ma insegna, è stato ideato, progettato e realizzato dagli studenti dell'Istituto Giua e, a breve, non è escluso il lancio sul mercato. Sulla falsariga degli storici Monopoli e Hotel, è nato Casteddopoli.
LE REGOLE Ma come funziona? Dopo il più classico lancio dei dadi, si parte. Su una tavola da gioco che, come suggerisce il nome, rappresenta il quartiere di Castello. Il tracciato è obbligato, e le caselle si snodano lungo i principali monumenti e punti di interesse. La particolarità è però un'altra. Anzi, sono due: la prima è la tridimensionalità dei fabbricati storici, realizzati con una stampa in 3D (e ci sono proprio tutti: rettorato, cattedrale, porta dei Leoni). L'altra è la possibilità di ascoltare un'audioguida della storia del monumento. Le voci sono quelle degli studenti. Un racconto vocale registrato dai ragazzi parte ogni qualvolta con il cellulare connesso ad internet viene inquadrato un QR-code (codice a barre bidimensionale) sulla tavola da gioco, e il monumento vicino, come per magia, si racconta.
BANDO ALLA NOIA Il percorso per le viuzze del quartiere non è così semplice: lungo il tracciato sono presenti delle caselle speciali che - ricalcando particolari avvenimenti storici avvenuti in quei luoghi - fanno scattare trappole o premi. Ad esempio, se si incappa nella casella Palazzo Giustiniani si verrà accusati di cospirazione insurrezionale. Ma senza prove certe nessuna condanna: si dovrà soltanto scontare un fermo di un turno nel carcere di San Pancrazio. Per poi ripartire. Arricchiti, almeno per quanto riguarda la storia della città.
L'IDEA Fantasia, innovazioni e originalità sono farina del sacco dei ragazzi che hanno partecipato al progetto, quelli delle terze classi dell'istituto cittadino. Un progetto che è stato realizzato con i con i tutor del FabLab Cagliari, Francesca Mereu e Michele Pili, nell'ambito del bando Tutti a iscol@. Animatore e coordinatore è Andrea Floris, responsabile della funzione Strumentale alternanza Scuola-Lavoro del Giua. È lui il primo ad essere soddisfatto del risultato finale, che considera già un grande successo: «Stiamo pensando di registrarlo», spiega il professore che con i suoi studenti ha già vinto il premio nazionale al concorso Percorsi Young (per l'educazione finanziaria dei giovani al quale hanno partecipato 40 mila studenti di 1400 istituti scolastici italiani). «Ciò che a noi interessa - continua Floris - è la didattica e il percorso educativo scuola-lavoro. Con Casteddopoli, integrando la storia della città e l'innovazione tecnologica, i ragazzi hanno colto una grande occasione».
E adesso, a pochi giorni dalla presentazione del gioco, studenti, tutor e professori, sono pronti a regalare al sindaco Massimo Zedda una copia. L'obiettivo è quello di cercare di promuoverlo nelle scuole della città. E magari mettere in soffitta gli usurati Monopoli dalle casette di legno. Per giocare tutti a Casteddopoli.
Veronica Nedrini