Il Consiglio di Stato assolve Abbanoa sui rilievi Antitrust
Il Consiglio di Stato ha confermato la regolarità dell’operato di Abbanoa sulle contestazioni dell’Antitrust sulle presunte pratiche commerciali scorrette legate alla fatturazione, facendo esplicito riferimento anche ai conguagli regolatori, le cosiddette partite pregresse. La sanzione di circa un milione e 100mila euro, comminata due anni fa, è stata quindi ridotta a 680mila euro. La sentenza è stata depositata ieri. I giudici di Palazzo Spada hanno confermato quanto rivelato dall’Authority competente sui servizi idrici.
“L’Autorità di regolazione, anche sulla base delle informazioni raccolte nell’ambito dell’attività ispettiva e di vigilanza autonomamente condotta ai fini del costante monitoraggio degli operatori – è scritto nella sentenza – ha segnalato che Abbanoa rispetta la disciplina di settore in merito alle comunicazioni all’utenza in ordine alle tariffe applicate; rispetta la disciplina di settore sia con riferimento ai conguagli (c.d. “partite pregresse) che con riferimento alla applicazione c.d. ‘retroattiva’ delle tariffe e alle procedure di rateizzazione dei consumi; rispetta la normativa in merito alla fatturazione dei consumi presunti e, soprattutto, effettua la lettura periodica delle utenze secondo quanto previsto dalla Carta del Servizio”.
Le uniche contestazioni rimaste in piedi riguardano due aspetti: il subentro in un’utenza gravata da morosità e la gestione dei cosiddetti reclami “fuori format”.