Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Racconti di confine Marina prepara il Café Noir

Fonte: L'Unione Sarda
1 giugno 2009




Va avanti l'esperimento glocal di Marina Café Noir, l'appuntamento culturale cagliaritano che da anni - quella del 10-13 settembre sarà la settima edizione - intreccia i fili di narrazioni, musiche e opere d'arte del vasto mondo nel tessuto di un quartiere storico del capoluogo.
Ieri mattina al Caffé di piazzetta Savoia gli organizzatori hanno esposto il programma, preceduto da un pubblico sospiro di sollievo: anche quest'anno il festival si farà, e in tempi di incertezze sui contributi pubblici non è poco. L'Isola delle Storie di Gavoi, per esempio, da mesi aspetta di sapere se la Regione avallerà con un suo documento le richieste degli organizzatori alle banche. Il Café Noir - come spiegava ieri all'insegna della trasparenza il Chourmo, il gruppo che da sempre organizza la tre giorni culturale - dovrebbe contare come per le ultime edizioni su circa 50 mila euro di contributi dagli enti locali (in prima fila la Regione con 30 mila euro, poi Comune e Provincia) e un apporto dalla Fondazione Banco di Sardegna. Certo, se dovessero arrivare più risorse del solito non sarà certo un problema trovare il modo di spenderle: gli ospiti non vengono retribuiti per incontrare il pubblico della Marina, ma il rimborso dei biglietti aerei e l'ospitalità incidono pesantemente sul budget, e avere più denaro significherebbe poter invitare più autori e/o andarli a cercare in altri continenti. Ma di fatto per il festival non si prevedono contributi extra rispetto agli anni passati: non uno dei 130 mila euro destinati dal ministero della Gioventù alla Rete dei festival sardi andrà al Café Noir, escluso dal Comune di Cagliari - che gestisce i fondi nell'Isola - dagli eventi culturali meritevoli di sostegno finanziario per aver previsto spazi per ragazzi. La tre giorni della Marina comprende anche una pagina per giovanissimi, il Baby Cappuccino, ma questo evidentemente non conta.
Chiusi - per il momento - i libri contabili, si passa al programma. Anche qui c'è un tocco di provvisorietà: visto che il Café Noir si terrà a settembre gli organizzatori più che di ospiti ieri hanno preferito parlare di invitati, nella speranza che tutti i contatti presi in questi mesi vadano in porto senza imprevisti. Il primo nome in cartellone è quello di Arturo Perez-Reverte, scrittore spagnolo autore (tra i suoi tanti titoli) di best seller come “La tavola fiamminga”, “Il club Dumas” e il ciclo del Capitano Alatriste, oltre che di un capolavoro come “L'Ussaro”, un inno pacifista nella veste accattivante del romanzo storico. Dall'inchiostro alle chine e alle matite, tra i nomi di questa edizione spiccano un grande illustratore e fumettista come Filippo Scozzari e il geografo, cartografo e giornalista Philippe Rekacewicz. Le sue cartine pubblicate su “Le Monde Diplomatique” chiariscono da tempo i percorsi e le origini dei fenomeni geopolitici che toccano le nostre società. Venti delle sue mappe saranno esposte nella mostra “Frontiere, Migranti e Rifugiati”, uno degli elementi cardine di questa edizione dedicata al rapporto tra le tante città, le tante tribù culturali, i tanti nomadismi urbani contenuti dai nostri centri. La fuga dai territori desertificati, la nazione diffusa Rromani, i confini labili ma politicamente roventi del Sahara occidentale sono alcune delle sue narrazioni cartografiche che approderanno a Cagliari a settembre. Oltre alla sua e quella della Scuola fiorentina del Comics, la terza mostra del Café Noir sarà dedicata all'Hardcore Punk statunitense e alla Culture Cittadine cagliaritane.
Tra gli invitati compaiono poi giornalisti come Corrado Staiano e Marco Mathieu e il poeta Nanni Balestrini, tra i fondatori del Gruppo '63. E naturalmente ancora scrittori, di ogni provenienza: da una penna“di casa” come il sassarese Alberto Capitta al ferrarese Stefano Tassinari per proseguire con l'italo-etiope Gabriella Ghermandi, Igiaba Scego, nata in Italia da famiglia somala o, come dice lei, «somala di origine, italiana per vocazione», e infine Serge Quadruppani, autore di numerosi romanzi polizieschi, traduttore in Francia di Stephen King e Philip K. Dick e protagonista di una polemica sulla libertà di espressione per i negazionisti.
CELESTINO TABASSO

30/05/2009